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Palermo, a Villa Filippina l'ultimo appuntamento con il "Teatro Bastardo"

Ultimo appuntamento domani 11 ottobre a Villa Filippina con l’acclamata compagnia Premio Ubu, Fanny Alexander - per la prima volta a Palermo -. Si chiude così Teatro Bastardo, il festival dedicato alla sperimentazione teatrale e alla drammaturgia contemporanea che dal 7 all’11 ottobre ha portato a Palermo negli spazi di Villa Filippina, del Cre.Zi. Plus (Cantieri Culturali alla Zisa), del Cinema Rouge et Noir e del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il meglio della produzione teatrale contemporanea.

Fanny & Alexander sono una vera e propria bottega d’arte, fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani, che in oltre venticinque anni di attività ha realizzato oltre settanta produzioni, con incursioni anche in diversi generi delle arti visive e performative, come l’arte contemporanea, il video la musica e il cinema, ottenendo importanti riconoscimenti in Italia e all’estero.

Per l’occasione, la compagnia porta in scena domani “Se questo è Levi - I Sommersi e i Salvati” regia di Luigi De Angelis, drammaturgia di Chiara Lagani, con Andrea Argentieri, organizzazione e promozione Ilenia Carrone, produzione E / Fanny & Alexander .

Premio Speciale Ubu 2019 a Fanny & Alexander per il progetto “Se questo è Levi” e Premio Ubu 2019 come miglior attore o performer under 35 a Andrea Argentieri.

«A partire dai documenti audio e video delle teche Rai e di youtube, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione. Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, sperimentata da Fanny & Alexander negli ultimi dieci anni, si cerca di comporre un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza?».

Fanny & Alexander nell’arco di venticinque anni di attività ha realizzato oltre una settantina di eventi, tra spettacoli teatrali e musicali, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Tra i suoi lavori si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi. Nel 2015 per il Teatro Comunale di Bologna ha curato regia, allestimento e costumi dell’opera Die Zauberflöte – Il flauto magico di W.A. Mozart. Tra gli ultimi lavori To be or not to be Roger Bernat, spettacolo che anticipa un progetto incentrato sull’Amleto.

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