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"Ricomincio da qui", verso il gran finale: i nuovi eventi al teatro Ditirammu di Palermo

Da domani e fino al 6 settembre, nuovi appuntamenti al teatro Ditirammu di Palermo.

Tre gli eventi che di fatto faranno calare il sipario sulla rassegna #Ricominciodaqui. I due appuntamenti si svolgeranno sempre nell'atrio di palazzo Petrulla, in via Torremuzza 6.

Domani alle 21.30 andrà in scena "Modugno-Una storia da raccontare" scritto da Mimmo Stroppiana e Tony Colapinto. Alla chitarra Francesco Bega. Si tratta di un racconto inedito dell'ultimo periodo della vita dell'artista, dell'uomo che ha fatto cantare il mondo intero in lingua italiana, con la sua musica e i suoi testi.

Un ritratto, che parte dai ricordi personali di Tony Colapinto e dagli amici storici di Lampedusa, dove Modugno morì, e che hanno vissuto gli ultimi momenti della vita del cantautore pugliese.

In scaletta, oltre le canzoni che lo hanno reso celebre, Tony Colapinto interpreterà una canzone che Modugno scrisse a Lampedusa, mai incisa dall'artista.

Una storia da cantare, con i più grandi successi del "Mimmo nazionale". Uno spettacolo interattivo e coinvolgente, con un alternarsi sottile di momenti ironici e di alcuni più melanconici e con suggestive evocazioni poetiche.

Dalle canzoni dal sapore popolare e dialettale, alle canzoni d'amore più famose dell'indimenticato Mimmo Modugno.

Il 4 e 5 settembre alle 21.30, "Figli degli anni '80", scritto e diretto da Giulia Galati. Rosario Terranova con Othelloman ripercorreranno gli anni '80 in chiave comica. Come e cosa ha cambiato la tv di quegli anni? Un tam tam tra musiche e aneddoti, che solleciterà la memoria degli spettatori.

Il 6 settembre invece alle 19, #Danza con Elisa Parrinello, I Picciotti della Lapa, The Vito Movement. “Danza” è uno degli ultimi brani del collettivo di The Vito Movement, che è stata registrata da casa durante il lockdown in collaborazione con gli allievi del laboratorio di musica e percussioni del teatro Ditirammu di Palermo.

Rappresenterà il primo step di ripartenza, una chiusura/riapertura, avvolta dal coraggio del rischio, dal bisogno di resistenza, di rinascere: l’unico contagio di cui non privarsi mai, l’amore.

Canti, balli, musiche folk si mescoleranno alle musiche electro-pop della raccolta di brani di The Vito Movement, di Giovanni Parrinello e Marco Raccuglia.

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