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Palermo, avviato un percorso destinato ai giovani italiani nel mondo

È passato un anno dalla firma del protocollo d’intesa, a Palazzo dei Normanni a Palermo, tra il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), l’Assessorato regionale siciliano dell’Istruzione e della Formazione professionale, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario (ERSU) di Palermo.

Il documento sottoscritto impegna i firmatari a un percorso di attività comuni volte a promuovere la diffusione della cultura italiana e la costruzione di una rete di giovani italiani nel mondo: oggi arriva un primo importante risultato frutto della collaborazione avviata tra le tre istituzioni coinvolte. Con la riunione operativa svolta, oggi, su piattaforma telematica tra Michele Schiavone (segretario generale del CGIE), Maria Chiara Prodi (Presidente della Commissione CGIE "Nuove migrazioni e generazioni nuove"), Gaetano Calà (esperto esterno CGIE), Giuseppe Di Miceli (presidente Ersu Palermo) ed Ernesto Bruno (direttore Ersu Palermo) è stato avviato un percorso destinato ai giovani italiani nel mondo per l’accoglienza, nel periodo estivo dell’anno 2021, presso le strutture residenziali universitarie finalizzato allo studio della lingua e della cultura italiana. L’Ersu Palermo farà da “apripista” per consentire la creazione di appositi percorsi formativi e culturali legati anche al “turismo di ritorno”.

Un’azione dedicata agli italiani emigrati all’estero e ai loro discendenti per dare l’opportunità di tornare e di conoscere il Paese di origine dei genitori o dei nonni e per ritrovare le proprie radici, per riscoprire origini e storie familiari, territori di provenienza, tradizioni culturali, prodotti artigianali ed eno-gastronomia del territorio, ma anche per essere messi in contatto con le istituzioni pubbliche statali e non statali che fanno formazione di livello universitario e alta formazione artistica e musicale in Italia.

“L’interculturalità e l’internazionalizzazione sono valori oggi imprescindibili per il percorso di crescita formativa di ogni giovane e favorire flussi di mobilità tra paesi rappresenta senz'altro una straordinaria opportunità- ha detto Roberto Lagalla – assessore regionale dell’Istruzione - L'iniziativa nata dal protocollo d'intesa tra l'Assessorato all'istruzione, il CGIE e l'ERSU di Palermo, prevista per la prossima estate (2021), permetterà a tanti italiani all'estero di riscoprire le proprie origini o conoscere, addirittura, per la prima volta i luoghi natii. Per Palermo sarà un'occasione per dare impulso al turismo di ritorno e per potenziare la rete di siciliani all'estero, al fine di creare interessanti sinergie soprattutto in ambito universitario”.

“L’interazione tra le Comunità degli italiani all’estero con le istituzioni nazionali nel Bel Paese– sottolinea Michele Schiavone, segretario generale del CGIE - passa obbligatoriamente attraverso la trasmissione della cultura, della conoscenza e del sapere conditi di usi e costumi espressi a tutte le latitudini nelle svariate forme artistiche, economiche e sportive. Favorire la continuità di questi rapporti per preservarne i tratti essenziali è compito delle istituzioni e da questo spirito, grazie all’amministrazione della città di Palermo e alla Regione Sicilia, è maturata la consapevolezza di un impegno comune tra l’ERSU di Palermo e il CGIE per favorire e valorizzare lo scambio di studenti universitari a partire dalla prossima estate. Si tratta di un’intuizione feconda destinata a creare nuovi percorsi formativi.”.

“Attraverso questo particolare percorso per la riscoperta delle radici – dichiara Giuseppe di Miceli, presidente dell’Ersu Palermo - vogliamo dare un contributo per rafforzare i legami con i giovani italiani all’estero, contribuendo allo stesso tempo alla crescita sostenibile delle realtà regionali, mettendo in luce il patrimonio immobiliare, storico e culturale del nostro paese partendo dai piccoli borghi e dai luoghi lontani dal turismo di massa e da quelli solitamente battuti dai tour operator. Allo stesso tempo ci poniamo come obiettivo di mettere in rete giovani residenti in Italia e all’estero per creare e sviluppare iniziative e opportunità nel mondo del lavoro, della ricerca e dell’imprenditoria con l’obiettivo anche di innescare meccanismi di reciprocità e di scambio. Come Ersu – continua il presidente Giuseppe Di Miceli – ricordiamo agli studenti italiani all'estero che ci sono anche tante opportunità che consentono di ritornare a studiare nel Paese di origine: in tal senso anche il nostro bando di concorso per le borse di studio prevede una specifica riserva per questa categoria di studenti universitari che decideranno di studiare presso università, accademie o conservatori di musica costituenti il nostro bacino d’utenza in Sicilia”.

Durante i lavori il CGIE si è espresso positivamente anche sull’avvio di azioni di sostegno alla raccolta fondi in favore degli studenti assistiti dall’Ersu Palermo e che si trovano in grave difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19. Le donazioni possono essere effettuate attraverso la piattaforma   www.gofundme.com cercando la donazione “AIUTA UNO STUDENTE ERSU”.

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