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Anche la Gam di Palermo entra nel circuito di Google Arts & Culture

Anche la GAM di Palermo entra a far parte di Google Arts & Culture. Saranno 192 le opere della Galleria d’Arte Moderna "Empedocle Restivo" ad essere raccolte sulla piattaforma di Google che promuove la cultura on line.

Con Google Arts & Culture gli utenti possono esplorare le opere d'arte, i manufatti e molto altro fra oltre 2000 musei, archivi e organizzazioni da 80 paesi che hanno lavorato con il Google Cultural Institute per condividere online le loro collezioni e le loro storie.

La piattaforma è disponibile sul web da laptop e dispositivi mobili, o tramite l'app per iOS e Android ed è pensata come un luogo in cui esplorare e assaporare l'arte e la cultura online.

Attraverso un percorso di selezione curato dalla direzione del Museo in collaborazione con lo staff di Civita Sicilia, è stato possibile digitalizzare 192 opere, a cui si aggiungeranno, nel corso dei prossimi mesi, le restanti opere della collezione. Tra le più significative già online:  Francesco Lojacono, Veduta di Palermo (1875), Antonino Leto, La raccolta delle olive (1874), Ettore De Maria Bergler, Taormina (1907), Michele Catti, Porta Nuova (1908), Giovanni Boldini, Femme aux gants (1901), Franz Von Stuck, Il peccato (1909), Mario Sironi, Il tram (1920), Felice Casorati, Gli scolari (1928), Renato Guttuso, Autoritratto (1936).

La sezione "La nascita della Galleria d’Arte Moderna" ripercorre, dal punto di vista storico, sociale e artistico, i momenti fondamentali che portarono all’inaugurazione, nel 1910, della Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo”. Un’affascinante ricostruzione di quel momento magico, a cavallo tra i due secoli, ricco di entusiasmi e di fermenti culturali che ebbe il suo ammirato punto di arrivo nell’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92, evento chiave per la fondazione della Galleria e per le sue prime acquisizioni, le cui tematiche costituiscono la storia di un’epoca.

Con la mostra digitale “La Sicilia e il paesaggio Mediterraneo” si viaggia lungo l’Ottocento attraverso le opere dei suoi più grandi interpreti siciliani che hanno costruito il nostro immaginario collettivo: dal “ladro del sole” Francesco Lojacono ad Antonino Leto, grande amico dei Florio in uno storico sodalizio artistico, per giungere al “pittore gentiluomo” Ettore De Maria Bergler, artista eclettico e protagonista dei più importanti episodi decorativi della Palermo Liberty, e infine  Michele Catti, nelle cui tele il paesaggio si fa stato d’animo e una Palermo autunnale fa eco a Parigi.

Presente anche la mostra dedicata alle “Opere dalle Biennali di Venezia”. La Biennale si contraddistinse subito come eccezionale occasione di confronto internazionale e banco di prova delle recenti tendenze dell’arte europea. Dall’edizione del 1907 presente all’evento con la sua delegazione, la Galleria d’Arte Moderna seppe riportare a Palermo opere che ci restituiscono oggi la complessa temperie della cultura artistica del primo Novecento, dalle atmosfere simboliste del Peccato di Von Stuck, protagonista della Secessione di Monaco, alla raffinata eleganza della Femme aux gants di Boldini.

"Il Novecento italiano” è un percorso che si snoda lungo il secolo breve e ne analizza le ripercussioni sui movimenti artistici coevi, spesso scissi tra opposte visioni e ricchi di diverse sfumature e declinazioni. Tra il divisionismo di inizio secolo, figlio delle sperimentazioni ottocentesche, e l’astrattismo degli anni sessanta, si consumano in Italia i conflitti mondiali, il ventennio fascista, i momenti del dopoguerra. La lettura delle opere d’arte può allora funzionare come veicolo attraverso il quale comprendere le complesse evoluzioni e gli eventi cardine che hanno caratterizzato la prima metà del Novecento italiano.

 

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