L'autore del Gattopardo, il principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, avrà una statua nel centro di Palermo, come Fernando Pessoa a Lisbona. L'idea, lanciata dalla "Strada degli Scrittori", l'associazione diretta da Felice Cavallaro, è stata condivisa e fatta propria dal vice sindaco Fabio Giambrone che durante le celebrazioni del centesimo anniversario dell'Unione filatelica italiana ha annunciato che a breve sarà avviato lo studio per la realizzazione della statua stessa.
D'intesa con la direttrice dell'Archivio comunale, Eliana Calandra, il vice sindaco ha anche confermato l'impegno della giunta guidata da Leoluca Orlando ad allestire nel cuore dello stesso Archivio, nello storico complesso di via Maqueda, una mostra permanente di parte delle 4 mila cartoline donate alla città da un cultore della materia, Giulio Perricone, presidente dell'Unione in Sicilia. Fautore l'anno scorso della commemorazione di Tomasi di Lampedusa, con l'annullamento postale emesso in occasione dei 60 anni dalla pubblicazione del Gattopardo, anche Perricone ha condiviso la proposta di Cavallaro di ricordare il principe-scrittore con una statua da collocare nella piazzetta di fronte all'ex Bar Mazara, fra piazzale Ungheria e via Magliocco.
Proprio nell'area dove ogni mattina passeggiava il principe fermandosi ai tavoli del bar per scrivere le pagine del capolavoro pubblicato solo dopo la sua morte, nel 1958. Alterne vicende hanno finito per oscurare questo dettaglio, ma l'impegno di Giambrone dovrebbe consentire di riaccendere l'attenzione su un pezzo della storia culturale della città. Un omaggio allo scrittore da raffigurare proprio mentre al tavolo è impegnato su una pagina del suo celebre manoscritto. (ANSA).
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