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SocotrainSicilia, omaggio alla cultura yemenita: gli eventi a Palermo

A Palermo dal 27 al 30 settembre, con eventi programmati sino al 6 ottobre, arriva all’Orto botanico di via Lincoln SocotrainSicilia, l’evento con patrocinio Unesco per lanciare un grido di allarme sullo stato di abbandono dell’ isola dello Yemen, uno degli ultimi paradisi di biodiversità del pianeta.

Il 26 pomeriggio, alle 17 si terrà la cerimonia di inaugurazione con gli esperti internazionali e le delegazioni estere.

Il 27 mattina, presso villa Malfitano, si apriranno i lavori della conferenza annuale dell’associazione inglese Friends of Socotra (FoS) che ha scelto Palermo quest’ anno per far conoscere la storia, la natura, le tradizioni, i colori ed i profumi di questo sperduto arcipelago che porta il nome dell’ isola maggiore, Socotra, nella repubblica dello Yemen, paese al centro di una sanguinosa guerra civile. Mentre i media si interrogano sul peso del cambiamento climatico già in atto, e si assiste alla distruzione del polmone verde dell’ Amazzonia, da Palermo parte unnuovo grido d’ allarme per una nuova solidarietà ambientale, con il forte appoggio dell’ Unesco. Da Palermo infatti parte la campagna Unesco Connect2socotra, che intende sollevare l’ interesse internazionale sul tema della protezione di questa piccolo paradiso di biodiversità, con mostre botaniche ed attività culturali, coinvolgendo università, orti botanici ed istituzioni.

L’ evento palermitano vedrà la partecipazione non solo di scienziati, ma anche di responsabili Unesco, diplomatici e ministri dello Yemen, punta a risollevare l’ attenzione internazionale perché si riprenda e si intensifichi l’ impegno per la sua protezione verso uno sviluppo sostenibile.

Il patrimonio a rischio in Yemen è da alcuni anni sotto la lente dell’ Unesco che ha infatti deciso ad inizio luglio di inserire anche le città Sanàa e Shibam nell’ elenco tra i siti in pericolo a causa del protrarsi degli eventi bellici. Botanici, zoologi, biologi marini, geografi, geologi, sociologi, economisti, antropologi, archeologi, esploratori, che da tutto i continenti si riuniscono ogni anno in una città del mondo proporranno soluzioni per un futuro basato sulla salvaguardia del patrimonio e per un modello di turismo sostenibile che possa coinvolgere le popolazioni locali, minacciate d'isolamento ed uragani devastanti.

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