Appuntamento alle 17 del 18 settembre alla Feltrinelli di Palermo per l'incontro con Ernia. Il cantante firmerà le copie del suo nuovo disco "68".
Considerato tra i più apprezzati e seguiti rapper della nuova generazione, Mattero Professione, in arte Ernia, torna con un nuovo lavoro discografico.
“Sono molto legato a questo nuovo album – dichiara Ernia – è il lavoro che meglio riflette il percorso fatto fin ora. Il disco rappresenta il momento della carriera che sto vivendo. Mentre Cuuu/67 rappresentava la rinascita e il ritorno sulla scena dopo un’esperienza negativa, 68 è il passaggio dall’essere un rapper emergente ad essere uno dei giovani meglio considerati in Italia".
Il quartiere di periferia e il tragitto metaforico dell’autobus che lo collega al centro: questo, per Ernia, è '68'.
"Da una parte citare la '68' dimostra l'attaccamento al mio quartiere, dall’altra il percorso di quell'autobus è stato un po' quello del mio ultimo anno, dalla periferia al centro, da emergente a uno dei giovani meglio considerati: poi vedremo se dovrò tornarmene a casa o restare in centro".
Dal Re dell’Epiro ad Alessandro Magno, Ernia spazia ancora nei riferimenti aulici, ma al posto di Baudelaire cita De André: "Sia come musicalità, sia nel titolo 'Un pazzo' fa riferimento a lui, anche se la storia è inventata da me, una storia street".
Unico featuring è quello di Tedua in 'Bro':
"Ho iniziato a fare rap a 12 anni con Mario: prima che si trasferisse a Genova viveva in affido nella casa davanti alla mia. Si faceva freestyle e sfottò, non potevo non invitarlo".
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