PALERMO. Il capolavoro di Samuel Beckett, "Aspettando Godot", debutta al Teatro Biondo di Palermo domani sera, venerdì 6 aprile, alle 21,00. È il testo che ha segnato il '900 teatrale, scritto in francese dall’autore inglese, perfettamente bilingue, che è uno dei padri del teatro dell’assurdo.
In scena due balordi, interpreti dell’assenza di senso del mondo e persino del linguaggio, dell’incapacità umana a comunicare, e soprattutto a trovare punti di riferimento solidi. Il '900 così viene rappresentato in un scena vuota, con un solo albero, nell’attesa che arrivi Godot, che mai arriverà.
Godot è il personaggio di cui tutti parlano, invano, e nella radice del nome fa chiaramente riferimento a Dio. Maurizio Scaparro, maestro della scena teatrale italiana, firma la regia e finalmente, a 85 anni, arriva a Beckett. «Per me - afferma il regista - Beckett non ha più nulla di avanguardistico, è un classico del '900, che parla di noi e della più profonda cultura europea».
Torna a Palermo dopo il successo dello scorso anno con "L'Italiana in Algeri" al Teatro Massimo. Gli interpreti sono tutti attori navigati ed esperti, da Antonio Salines a Luciano Virgilio, ad Edoardo Siravo e Fabrizio Bordignon. Resta in scena fino al 15 aprile.
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