PALERMO. «Scannasurice» di Enzo Moscato, con Imma Villa e per la regia di Carlo Cerciello, andrà in scena giovedì alle 21.15 al Teatro Libero a Palermo.
E’ una sorta di discesa agli «inferi», di un personaggio dall’identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi - metafora dei napoletani stessi - e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella 'mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente. Il personaggio si prostituisce.
È, originariamente, un «femminiello» dei Quartieri Spagnoli di Napoli, creature senza identità, quasi mitologiche.
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