PALERMO. L'associazione Wert ha organizzato un duplice incontro con Riccardo Bellofiore e Giovanna Vertova. I due incontri hanno un taglio decisamente diverso.
Nel primo, che si è tenuto all'Istituto Gramsci, ospitato dai Cantieri Culturali alla Zisa, Bellofiore, uno dei massimi studiosi contemporanei di Marx, ha proposto la propria lettura de "Il Capitale".
Si tratta di affrontare Marx - e il suo testo più complesso e ambizioso - alla stessa stregua di come l'avrebbe trattato Marx stesso, cioè prendendo le parti ancora valide del testo e comprendendo che un testo scritto e pensato anche - forse soprattutto - per intervenire nel dibattito politico della seconda metà dell'800 difficilmente è in grado di esaurire l'analisi dei meccanismi capitalistici dell'età contemporanea.
È lo stesso concetto di "cassetta degli attrezzi" che Bellofiore tende a de-sacralizzare: senza Marx è difficile, forse impossibile, cominciare a capire qualcosa del capitalismo, col solo Marx non si può andare troppo lontano nella comprensione dei meccanismi di funzionamento del Capitale contemporaneo.
In programma oggi al Garibaldi Books & Records di piazza Cattolica, 1 invece un incontro di Bellofiore con Giovanna Vertova, sul questionario di Etica e Politica sulle potenzialità e i limiti del reddito di base, su un tema solo apparentemente meno complesso e sicuramente non per specialisti.
Fuga dall'Europa, tratterà più specificamente di politica, provando a confrontare posizioni diverse nei riguardi della partecipazione italiana ai processi europei. Insieme a loro ci sarà Roberto Salerno, che ha collaborato a lungo con l'Università di Palermo e che si è occupato della parabola di Tsipras e di Syriza.
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