PALERMO. Il “carretto” di Mario Cuccia e Ubaldo Castrovinci, dopo Palermo, Monreale, Corleone, Santa Margherita Belice ed Erice, raggiunge ora Roccapalumba nel pieno della Sagra del Ficodindia.
Il “carretto” è la mostra fotografica di Mario Cuccia con le tavole tecniche del professor Ubaldo Castrovinci, che tanto successo ha registrato nei cinque centri dove è già stata ospitata.
Si tratta di una cinquantina di affascinanti foto di grande formato che narrano come si costruiva uno dei principali mezzi di trasporto dell’Isola un secolo fa.
Tecnicamente parlando, alle immagini si aggiungono le tavole di Castrovinci che consentirebbero, se qualcuno lo volesse, di rimettere in cantiere pezzi ormai dimenticati.
La macchina fotografica di Cuccia è entrata nei “santuari” degli ultimi artisti-artigiani appena in tempo per fissare gesti ormai quasi scomparsi, soprattutto nelle botteghe di Bagheria a cominciare da quelle dei famosi Ducato, senza dimenticare i cardatori e i realizzatori dei finimenti. Si tratta di immagini che, seppure ancora attuali, sono storia del costume e di un fiorente artigianato ormai sul viale del tramonto.
Attorno alla mostra di Cuccia e Castrovinci si muovono artisti e ceramisti che dal carretto siciliano hanno tratto ispirazione: Vitalba Cerami con le sue tele e Sonja Geraci con le sue ceramiche.
La mostra sarà ospitata all’auditorium Maria Saita da venerdì a domenica.
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