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I conti a perdere del sistema culturale: dalla Gam appena 45 mila euro di introiti in un anno

La Galleria d’arte costa quasi 3 milioni. L’assessore Cusumano: «Presto incontri coi sindacati per l’estensione dell’orario di lavoro»

PALERMO. La cultura costa. Assai. Ma ha pochi seguaci. La polvere nelle biblioteche si alza raramente, i musei restano deserti, le mostre languono senza la gloria delle folle. E come controcanto c’è la spesa, elevata, per mantenere le strutture che non si pretende debbano pareggiare i conti. Ma scoprire che la Galleria d’arte moderna costa quasi tre milioni e di biglietti incassa solo 33 mila euro in un anno, lascia quantomeno perplessi. Scorrere la mappazza di 700 e rotti pagine del rendiconto di gestione è un’esperienza illuminante e sconvolgente insieme. Traccia per ogni ganglio dell’apparato comunale vita, morte e miracoli. È il racconto, per numeri e tabelle, dei vizi, dei vezzi e delle (poche) virtù di un mastodonte che si nutre di 800 milioni all’anno e ha bisogno per muoversi dell’attività di quasi novemila persone.

Zoom sull’area della Cultura che si compone di quattro settori: dirigenza, sistema bibliotecario, sistema museale e attività culturali. Il primo conta 277 dipendenti, gestisce Palazzo Ziino (sede amministrativa ma anche polo espositivo), l’archivio storico e Palazzo Tarallo che contiene la biblioteca del museo Pitrè e i sei centri di informazione turistica. Il costo è pari a 5 milioni 934 mila, il 13,46 per cento in meno rispetto al 2012, quando la cifra ammontava a 6 milioni 131 mila. A Palazzo Ziino nel 2013 gli eventi culturali realizzati sono stati 9 per un totale di 6.711 visitatori: una media di 33 visitatori al giorno nei 199 in cui è rimasto aperto al pubblico. Numeri ancora più raggelanti per l’Archivio storico e archivio Pitrè: solo in 620 hanno consultato, media di 2,4 utenti al giorno: ma lì i fondi sono estremamente specialistici.

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