Omicidio a Palermo. Prova a salvare un ragazzo dal branco ma gli sparano in fronte: muore a 21 anni
Avrebbe tentato di fermare una rissa e gli hanno piantato una pallottola in testa. È successo questa notte (domenica 12 ottobre) all'Olivella, storico quartiere del centro storico di Palermo a 50 metri dal Teatro Massimo. Sono circa le 3 quando un gruppetto di giovanissimi viene coinvolto in una maxi rissa. Il gruppo stava picchiando un altro ragazzo quando Paolo Taormina, 21 anni, questo il nome della vittima, sarebbe intervenuto per salvare il giovane che stava venendo pestato dal branco. La violenza è esplosa tra i pochi tavolini del locale O Scruscio, i cui titolari sono proprio i genitori del ragazzo rimasto ucciso. Sembrava che Taormina fosse riuscito a sedare la rissa ma all’improvviso uno dei membri del branco avrebbe estratto la pistola e avrebbe esploso un colpo a distanza ravvicinata puntando alla fronte. Il gruppo si è poi dileguato a bordo degli scooter. Sul posto sono intervenuti gli investigatori dei carabinieri e tre ambulanze. La zona è stata transennata per permettere gli interventi della scientifica.
Il racconto di un giovane
«C'era una rissa. In dieci picchiavano un ragazzino. Paolo è uscito e ha detto loro di smetterla e di spostarsi perché loro dovevano lavorare. Sembrava finita, quando uno lo ha colpito a distanza ravvicinata». Così uno dei giovani che ieri era davanti a O Scruscio racconta l'omicidio di Paolo Taormina, il 21enne figlio della titolare del pub, ucciso la scorsa notte davanti a una folla radunata per trascorrere il sabato sera. «Stava lavorando, stava lavorando. Si stava guadagnando il pane. Come si fa ad ucciderlo per una banale rissa?», si chiede il giovane che era amico della vittima.