Palermo

Mercoledì 08 Ottobre 2025

Minaccia il fidanzato con un coltello, denunciata la vittima dello stupro al Foro Italico

I carabinieri della stazione di Muggiò (Monza) hanno denunciato Asia Vitale, la ragazza di Palermo vittima di un brutale stupro di gruppo in un cantiere abbandonato del Foro Italico a luglio 2023. La giovane donna, oggi ventunenne, è stata fermata martedì scorso su segnalazione di un passante, e nello zaino i militari le hanno trovato un coltello con una lama di 34 centimetri, che è stato sequestrato. Asia Vitale, al culmine di una lite in casa con un ex fidanzato, secondo una prima ricostruzione, ha brandito il coltello, inseguendolo a piedi per strada, mentre questi era in bicicletta. Dopo avere visto i carabinieri, ha finto di essere a passeggio con lui ma la perquisizione ha rivelato il possesso dell’arma, portata inoltre in luogo pubblico. Vitale è stata denunciata per questo reato e anche per minacce, anche se l’ex fidanzato non ha sporto denuncia. Le minacce con quel tipo di arma però potrebbero essere perseguite anche senza querela di parte. L’episodio risale alla settimana scorsa, ma si è appreso solo oggi; dopo che la notizia si è diffusa, l’avvocato Carla Garofalo, parte civile per Vitale nei processi per lo stupro e anche per reati diversi (revenge porn e un’altra violenza), ha rinunciato al mandato.

«Non sarò più io a difenderla»

«Lascio il patrocinio della mia assistita per lo stesso motivo per cui l’ho accettato, cioè per affermare il principio della tutela di chi subisce un sopruso e una violenza. Tuttavia le sue dichiarazioni pubbliche nel corso di varie interviste e i suoi comportamenti post processuali mi inducono a riconsiderare la sua personalità e la narrazione stessa di quanto le è accaduto rispetto a quella fatta a me quando ha richiesto il mio patrocinio professionale e che ha portato al risultato processuale della condanna degli imputati». Lo dice l’avvocato Carla Garofalo che ha assistito la giovane, vittima di stupro di gruppo nel luglio 2023 a Palermo, nei processi sia per la violenza sessuale che in quello di revenge porn. «Apprendo - aggiunge - che lei stessa di recente si è resa parte attiva di comportamenti violenti mirati al ferimento di un ragazzo con cui aveva avuto un rapporto sentimentale». «Tutto questo fa venir meno le ragioni che mi avevano portato ad assumermi il suo patrocinio, cioè la difesa della parte più debole e della libertà di scelta delle donne - aggiunge l'avvocato - Se è lei stessa a mettere in opera comportamenti del tutto aderenti a un modello sociale violento e maschilista e offensivi del diritto, non sarò più io a difenderne le ragioni».

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