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Palermo, ladri acrobati per farsi di crack: gli agenti al contrattacco in centro

Volanti della polizia in via Libertà, a Palermo

È stata l’ultima indagine coordinata da Manfredi Borsellino, che da ieri non è più a capo del commissariato Libertà. Ma prima di andare a guidare, per un normale avvicendamento legato all’avanzamento di carriera, l’Ufficio della polizia di frontiera marittima, il primo dirigente di polizia ha lasciato il segno sulla sicurezza nell’ampia zona che gravita proprio attorno a via Libertà: sono state denunciate due persone accusate di furto in appartamento e di ricettazione di un oggetto rubato ed è stato pure individuato un uomo che, sempre nella stessa area, si è fatto consegnare portafogli e cellulare da un giovane.

Sono state due le operazioni di polizia giudiziaria portate avanti dagli agenti del commissariato di via Arimondi, sotto la guida del dirigente, figlio di Paolo Borsellino. E si è trattato di episodi che hanno turbato non poco non solo le vittime ma la collettività. In via XII Gennaio e in via Ariosto hanno agito, ai piani bassi, due uomini di 45 e 34 anni. Vittime essi stessi, ritengono gli investigatori: del crack, della dipendenza dalla droga che li porta a sfidare la sorte, arrampicandosi lungo i tubi delle grondaie per salire ai primi piani.

Un servizio completo di Riccardo Arena sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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