I carabinieri del Nil di Palermo hanno effettuato nel capoluogo siciliano e in provincia numerosi accessi ispettivi presso aziende agricole, edili, nei ristoranti, nonchè attività commerciali di vario tipo e stabilimenti balneari. Nei primi 15 giorni di settembre, su 21 attività ispettive avviate sono state riscontrate violazioni riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza privi della prevista autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Tredici lavoratori su 109 non avevano contratto di assunzione; 9 attività imprenditoriali sono state sospese per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 10% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro o per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; sono state comminate sanzioni amministrative pari a 82.704 euro e ammende per 110.689 euro. Il dato positivo, sottolineano i carabinieri, è «una maggiore sensibilità dei datori di lavoro a impiegare lavoratori che siano effettivamente assunti con un regolare contratto. La percentuale dei lavoratori in nero, infatti, è appena il 10% dei lavoratori complessivamente controllati, dato moderatamente positivo rispetto al trend del più recente passato ma, di contro, tale attenzione non viene ancora riservata alla sicurezza nei luoghi di lavoro».
La Cisl: «Bene le ispezioni, è la strada giusta»
«Il lavoro dei militari è fondamentale per il controllo del territorio soprattutto per quanto riguarda i fenomeni quali il lavoro nero e la violazione delle regole sulla sicurezza. Un plauso va ai carabinieri di Palermo, lo diciamo da tempo, solo liberando il mercato da queste irregolarità si mettono in sicurezza i lavoratori e si può imprimere un forte impulso allo sviluppo». Lo afferma la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami, commentando l’operazione condotta dai carabinieri del Nil, che hanno eseguito 21 ispezioni tra aziende agricole, cantieri edili, ristoranti e stabilimenti balneari. «Èuna battaglia che portiamo avanti da sempre e che bisogna condurre tutti insieme. Il lavoro nero è strettamente legato all'evasione contributiva e alla mancata applicazione di tutte le regole che assicurano la sicurezza nei luoghi di lavoro. Intensificare questi controlli è la via giusta, per frenare i due fenomeni, ma per intervenire anche sul tema del lavoro povero e sottopagato, che nel capoluogo siciliano riguarda ben il 30 per cento dei lavoratori, e che insieme al lavoro nero frena lo sviluppo» conclude Badami.
La Uil: «Salute e sicurezza sono fondamentali»
La Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, esprime il proprio plauso e apprezzamento nei confronti dei Carabinieri del Nil per l’importante attività di controllo svolta in diversi luoghi di lavoro del Palermitano. «Grazie a questi controlli mirati sono state scoperte significative violazioni delle norme di sicurezza e la presenza di lavoratori senza regolare contratto di assunzione. La tutela della salute, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori è una priorità imprescindibile per la nostra organizzazione sindacale», affermano i segretari Luisella Lionti e Ignazio Baudo, che continuano: «È necessario rafforzare la vigilanza e garantire che tutte le imprese rispettino la legge e il contratto collettivo nazionale di lavoro, attraverso verifiche e sanzioni. Le gravi inadempienze riscontrate ci portano a ribadire la necessità di incrementare gli organici ispettivi e uno scambio delle informazioni tra le banche dati disponibili per consentire così un’attività di coordinamento fra le diverse forze preposte alla verifica e al contrasto».