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Falsomiele e la piazza di spaccio a ciclo continuo tra case-rifugio e staffette

Mercatino di Falsomiele

Una piazza di spaccio stabile e ben organizzata, attiva almeno dall’aprile 2019 al gennaio 2021 nel quartiere di Falsomiele a Palermo, nell’area tra Largo dei Pinguini, via Capinera e via Allodola.

Secondo gli investigatori dei carabinieri - la cui attività ha portato a 81 indagati - e la Procura, al vertice ci sarebbero Andrea Caruso, Giuseppe Caruso, soprannominato «U panellaru», e Sergio Sangiorgio, detto «U Nanetto»: tutto era ben organizzato: direttive, contatti con i fornitori, prezzi, turni in piazza, persino vedette e staffette per far uscire clienti e fornitori evitando controlli. La compagna di Giuseppe, Cristina Marcenò - Kikka - curava contabilità e rapporti con alcuni acquirenti; Paolo Sampino custodiva droga e incassi.

La rete aveva anche case-rifugio per taglio, pesatura e confezionamento: un appartamento al terzo piano di Largo dei Pinguini, e un piano terra in via dell'Allodola. I soldi giravano molto e in fretta.

In una conversazione Sergio Sangiorgio dice: «una giornata gli ho dato… 12.000 (euro)» mentre si discute anche dei prezzi all’ingrosso: «qua compri a 43… loro la comprano a 50». In un altro passaggio, si fanno i conti con la calcolatrice: «Il mio guadagno netto è 4.300 euro».

Le intercettazioni mostrano come il margine fosse calcolato «a punti»: «La do a 50 euro e ci guadagno 10 punti (al grammo): 5 io e 5 a tuo zio», si sente dire in un dialogo sul commercio di cocaina. Per l’hashish, si parla esplicitamente di 6,5 euro al grammo all’ingrosso.

Il volume degli incassi è fotografato anche da un capo d’imputazione: a Giuseppe Tantillo sarebbero stati affidati in custodia «circa 160 mila euro» provento delle vendite. E le consegne continuano a cavallo delle festività, con ordini da 200 e 300 grammi e pagamenti scaglionati.

Per gli inquirenti si tratta di una struttura a ciclo continuo: scorte, vendite, conteggi e nuovi acquisti, con ruoli precisi e una catena di appartamenti-ponte. Tutto ricostruito con microspie, riscontri video e pedinamenti.

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