Palermo

Venerdì 12 Settembre 2025

Auto scontate e agevolazioni dall'imputato che aveva assolto per mafia: il Csm sanziona un giudice siciliano

Il Consiglio superiore della magistratura ha sanzionato il giudice palermitano Lirio Conti con una valutazione negativa di professionalità, provvedimento tra i più rari che riguarda meno dell’uno per cento dei magistrati italiani: stipendio e carriera resteranno bloccati per due anni senza possibilità di scatti. La decisione è legata ai rapporti che il magistrato intrattenne per oltre dieci anni con la Lucauto srl, concessionaria di Gela riconducibile ai fratelli Rocco e Salvatore Luca, con i quali ebbe relazioni d’affari giudicate inopportune. Secondo quanto accertato dal Csm, tra il 2006 e il 2017 Conti acquistò e rivendette più volte vetture di grossa cilindrata a condizioni di favore, ricevette agevolazioni economiche e benefici difficili da giustificare per un magistrato, specie in considerazione del ruolo che in quello stesso periodo Conti assumeva nei procedimenti riguardanti gli stessi imprenditori. I fratelli Luca, infatti, furono più volte coinvolti in indagini o processi a Gela e a Caltanissetta, alcuni dei quali finirono proprio davanti a Conti. Nel 2008, da presidente di collegio, il magistrato assolse Salvatore Luca dall’accusa di aver favorito la latitanza di un killer del clan Madonia-Emmanuello, sentenza poi ribaltata in appello con una condanna divenuta definitiva. In altri procedimenti, tra il 2007 e il 2019, il giudice operò come gip, autorizzando proroghe investigative o pronunciando decisioni sugli stessi imprenditori. Tra le agevolazioni riscontrate emerge l’uso gratuito per un anno e mezzo di una Porsche Cayenne con assicurazione inclusa, presentata come auto di cortesia. Inoltre, gli episodi ricostruiti nella delibera dell’organo di autogoverno delle toghe descrivono passaggi di proprietà a condizioni particolarmente vantaggiose. Nel 2006 il giudice ottenne una Mercedes CLK a 17.500 euro, nonostante il valore stimato fosse vicino ai 24mila. Dieci anni dopo cedette alla Lucauto un Land Rover alla stessa cifra d’acquisto dell’anno precedente. Poco dopo comprò una Porsche Cayenne a 36mila euro, meno di quanto la stessa concessionaria l’avesse pagata (39mila). In passato Conti era stato indagato a Catania per corruzione in relazione a questi rapporti, ma il fascicolo venne archiviato su richiesta del pubblico ministero per mancanza di prove di scambi illeciti. Sul piano disciplinare aveva già subito la perdita di un anno di anzianità. Ora, con la bocciatura del Csm, la sua progressione di carriera e lo stipendio resteranno congelati fino alla prossima verifica, fissata tra due anni invece che quattro. Se anche la successiva valutazione dovesse risultare negativa, la conseguenza sarebbe la radiazione dalla magistratura

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