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Rete ospedaliera siciliana, si cambia: nuova mission per i piccoli

Palermo.Inaugurazione reparto OBI al Pronto Soccorso di Villa Sofia...Ph.Alessandro Fucarini.

L’ultima bozza è stata inviata all’Ars alla vigilia di Ferragosto. E, pur lasciando invariato il saldo che indica il taglio di 367 posti letto, modifica in modo sostanziale il piano su cui il governo lavora da un anno. Cambia la filosofia, cioè la mission, che tiene in vita gli ospedali medio-piccoli: presidi che manterranno pochi reparti con possibilità di ricovero ma che potranno svolgere varie altre funzioni in regime di day hospital venendo così integrati alle nuove micro-strutture, previste dal Pnrr, in modo capillare su tutto il territorio regionale per far fronte alle prestazioni più quotidiane e a quelle di emergenza.

Con queste premesse la nuova rete ospedaliera si avvia all’ultimo esame. Proprio ieri la commissione Sanità dell’Ars, guidata dal leghista Pippo Laccoto, è stata convocata per mercoledì 10. Sarà l’ultimo passaggio, nel quale siglare l’accordo politico (già maturo) almeno fra i partiti della maggioranza. Poi il piano verrà approvato in giunta e rispedito alla stessa commissione per il parere formale, anche se non vincolante. Superati questi passaggi, più o meno a fine mese, la mappa dei nuovi reparti verrà spedita a Roma per il timbro finale.

La fotografia di sintesi indica che i posti letto in Sicilia saranno circa 18 mila: 13 mila nelle strutture pubbliche e 5 mila nei privati accreditati. Ma rispetto all’ultima rete ospedaliera approvata nel 2019 c’è una riduzione di 367 posti letto, frutto per lo più di tagli di reparti mai realmente attivati o che già oggi sono in crisi per carenza di medici.

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