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Capo Gallo e la vicenda del «pedaggio» ai privati per l'accesso in riserva

Legambiente 25 anni fa l’aveva inserita nell’elenco delle 10 spiagge italiane cosiddette «negate». Ma la situazione della riserva naturale orientata di Capo Gallo a Palermo, prosecuzione rocciosa della spiaggia di Mondello, non è cambiata. Ancora oggi per accedere alla costa, dove c'è anche una spiaggetta, sotto il monte dal lato mondelliano, a piedi, in moto o in auto, bisogna pagare un pedaggio alla famiglia Vassallo che è proprietaria del terreno di accesso alla riserva.

Si parte da un euro per i pedoni e si sale di prezzo a seconda del mezzo che deve accedere. I Vassallo hanno sempre vinto le cause che sono state proposte da privati o associazioni. La riserva dista solo 12 chilometri dal teatro Massimo di Palermo ed è quindi meta di decine di migliaia di palermitani e turisti soprattutto nel periodo estivo.

La querelle viene rilanciata dal deputato regionale Ismaele La Vardera, ex Sud chiama Nord ora fondatore del movimento «Controcorrente», lo stesso che col presidente di +Europa e Radicali Matteo Hallissey lo scorso luglio aveva posto il problema dei tornelli sulla spiaggia di Mondello. La Vardera chiederà alla Regione e all’assessore al Territorio Giusi Savarino di espropriare «quel pezzo di terra privato che rende accessibile solo a pagamento una delle più belle riserve che abbiamo nel palermitano».

«Un lavoro - dice il parlamentare regionale - su Capo Gallo che ha iniziato il collega dei Cinque Stelle, Adriano Varrica e che vorrei portare avanti assieme a lui. Le nostre coste devono essere libere e fruibili a tutti, i cittadini sono stanchi di dover pagare per cose che dovrebbero essere libere. E io non posso che essere con loro».

«Abbiamo dato il via a qualcosa di straordinario - aggiunge La Vardera - finalmente il governo ci ha ascoltato sulla questione Mondello e dopo che sono stati aboliti i tornelli su tutta l’Isola, ora aspetto che vengano smontate le staccionate che separano i lidi dalla battigia. Ancora oggi non riesco a comprendere come gli altri deputati ed i politici non si siano mai accorti di nulla in oltre 100 anni di concessione. Mi è stato recriminato che ora Mondello sarà sporca e piena di inciviltà, bene ho chiesto ai miei uffici di mettere in piedi un disegno di legge che preveda un Daspo Balneare, così che funga da deterrente per chi non rispetta la legge quando si trova in spiaggia».

Gli ambientalisti chiedono l’applicazione del piano di utilizzo delle aree demaniali marittime di Palermo approvato nel 2014 e l’avvio della procedura di pubblico interesse da parte della Regione per espropriare la parte privata della riserva che non consente il passaggio.

L’area su cui ricade la Riserva di Capo Gallo era abitata dal Paleolitico, come testimoniano i reperti rinvenuti in alcune grotte presenti sul monte. La più rilevante dal punto di vista archeologico è la Grotta Regina, nella quale sono presenti iscrizioni e disegni databili fra il VII secolo a.C. e II secolo d.C. I disegni rappresentano figure umane e animali fra le quali si distinguono un guerriero punico, un orso e un cavallo. Nella riserva sono stati trovati resti fossili di cervo e dell’elefante nano, vissuto nell’era quaternaria.

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