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Morto tra le fiamme a Santa Cristina Gela, voleva spegnere l'incendio

Si chiamava Sebastiano D’Amico, l’uomo di 59 anni trovato morto dai vigili del fuoco. Era socio di un acquedotto privato

Si chiamava Sebastiano D’Amico, l’uomo di 59 anni trovato morto dai pompieri mentre spegnevano un incendio di sterpaglie a Santa Cristina Gela. Era socio di un acquedotto privato che fornisce acqua per l’irrigazione.

Il suo corpo è stato trovato vicino a un deposito di attrezzature, dopo che i familiari della vittima avevano lanciato l’allarme ai carabinieri perché non riuscivano a mettersi in contatto con il congiunto, recatosi nella zona dove è divampato l’incendio per effettuare dei lavori.  Secondo una prima ricostruzione, D'Amico stava tentando di spegnere l'incendio ma è stato sopraffatto dalle fiamme e dal fumo. Il corpo era semicarbonizzato.

L’esame del medico legale sul corpo di D’Amico ha confermato che la morte è stata provocata dalle fiamme che hanno causato gravissime ustioni sul corpo. Non è stata disposta l’autopsia. La salma è stata restituita alla famiglia per celebrare i funerali.

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