Palermo

Lunedì 18 Agosto 2025

Migranti, Mediterranea: la nostra nave minacciata dai libici

La nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans salpata ieri notte dal porto di Pozzallo e diretta nel Mediterraneo centrale per portare a conclusione la sua ottava missione dopo aver soccorso venerdì 19, rispondendo a un Mayday lanciato via radio, 67 persone lasciate alla deriva, 25 Giugno 2020. ANSA/UFFIKCIO STAMPA/MEDITERRANEA SAVING HUMANS+++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Mediterranea, la nuova nave dell’organizzazione italiana del soccorso in mare è entrata la scorsa notte nella zona Sar sotto il controllo libico e ha iniziato la sua attività di pattugliamento e monitoraggio in acque internazionali a circa 30 miglia nautiche dalle coste della Libia. A partire dalle 5 di questa mattina, l’imbarcazione è stata circondata da diversi gommoni veloci militari, che avevano a bordo ciascuno uomini armati con pistole e fucili mitragliatori. Le imbarcazioni non hanno risposto a nessuna richiesta di identificarsi. Lo rende noto la ong. «Intorno alle 7:30, sono diventati otto i gommoni veloci disposti a cerchio intorno a Mediterranea, e hanno cominciato pericolose manovre intorno alla prua della nave, mentre i miliziani a bordo, in divisa e molti con il volto coperto dal passamontagna, facevano gesti di minaccia all’indirizzo del nostro equipaggio. - prosegue il comunicato - Subito dopo hanno inviato ossessivi messaggi radio con una sola frase "Go out off Libya - Go out off Libya"». Dopo un’ora le imbarcazioni si sono dirette al porto di Al Zawiyah. «L'intimidazione nei confronti di navi di soccorso che sono in acque internazionali, è una cosa odiosa, a soprattutto illegale e penalmente rilevante. Che avvenga ad opera di assetti militari, con personale armato a bordo e col passamontagna in modo da non poter essere  riconosciuto, dà l’idea su che tipo di intimidazione sia: mafiosa», dice il comandante di Mediterranea.

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