«Ci meritiamo questo?». La domanda, retorica, è di un anziano che indica un cestino colmo di spazzatura. Come un vulcano in eruzione, i rifiuti si riversano sul marciapiede. E non è un caso. Lungo il tratto di litorale che va da Valdesi alla piazza di Mondello, è un alternarsi di immondizia. «Non si può dire che la pulizia non venga fatta - prosegue -, al mattino torna tutto pulito. Ma forse serve qualcosa in più, un servizio continuo. Questo è uno spazio di tutti e che va tutelato sempre». Ma il problema è anche un altro.
Accanto all’aspetto operativo, manca qualcosa di più profondo: l’educazione civica. La consapevolezza che lo spazio è di tutti e che non basta indignarsi per l’immondizia se poi si continua a lasciarla per terra o si cerca di fare virtuosismi per mettere in equilibrio la spazzatura in un cestino ormai saturo. È proprio l’indifferenza, insieme all’assenza di regole fatte rispettare, che genera quella frattura dolorosa tra la bellezza naturale di Mondello e la sua gestione concreta. Il contrasto è forte. La spiaggia, il mare, lo Stabilimento, il profilo di Monte Pellegrino... sono cartoline che restano nel cuore. Ma restano anche l’amarezza e la delusione di chi, tornando da una passeggiata serale, ha visto non solo la magia del golfo, ma anche i segni visibili di un luogo preso d'assalto e deturpato.
Chi prova a fare una passeggiata serale sul lungomare non può ignorare ciò che ha sotto gli occhi: aiuole piene di cartoni, bottiglie e resti di cibo, cestini stracolmi di immondizia con sacchetti lasciati per terra, come se fosse normale gettare a caso quando il contenitore è già colmo.
Mondello continua a essere uno dei luoghi più amati dai palermitani e dai turisti. Ma basta attendere che il sole cali oltre Capo Gallo perché il fascino della borgata lasci spazio a un’altra scena: quella del disordine, dei rifiuti, dell’occupazione selvaggia del suolo pubblico e di un senso diffuso di abbandono. Una fila ininterrotta di venditori ambulanti che occupano marciapiedi e slarghi con teli mare, vestiti, oggetti vari. In certi tratti, camminare diventa una prova a ostacoli.
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