
«Troppe stranezze». L’avvocato Mario Bellavista, ex difensore dei familiari del cuoco Recaldo Thomas, morto nel naufragio, elenca i passaggi sospetti nella gestione della causa civile per i risarcimenti dei danni.
Prima la revoca del consulente, poi la comunicazione che lo studio inglese incaricato avrebbe utilizzato la relazione del Marine Branch, che esclude la responsabilità del comandante. Quindi l’annuncio che a dicembre si sarebbe chiusa una transazione con la compagnia assicurativa e, infine, la revoca del mandato allo stesso Bellavista, violando «le regole deontologiche», perché il nuovo legale non lo avrebbe avvisato del subentro.
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