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Trasportò 5 tonnellate di cocaina in Sicilia, il cargo Plutus lascia il porto di Termini Imerese dopo due anni

Cinque persone - un italiano, due tunisini, un francese e un albanese - sono state fermate dalla Dda di Palermo, dopo che sul peschereccio sul quale viaggiavano sono state sequestrate, oltre 5,3 tonnellate di cocaina, il più importante sequestro mai eseguito in tutta Italia. L'operazione è stata condotta dal comando provinciale di Palermo della Guardia di Finanza con numerosi mezzi aerei e navali del comando operativo aeronavale di Pratica di Mare (RM) e del reparto operativo aeronavale di Palermo, in coordinamento con gli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo e sotto la direzione della Dda Palermo. 21 luglio 2023. ANSA/US Guardia di Finanza + UFFICIO STAMPA, PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK

Ha trasportato uno dei più grossi carichi di cocaina mai sequestrato in Sicilia, circa 5 tonnellate. Il cargo Plutus battente bandiera di Palau era stato intercettato dalla guardia di finanza nel 2023. Da allora dopo il sequestro, le indagini e 15 arrestati è rimasto in banchina al porto di Termini Imerese.

Oggi dopo un lungo contenzioso la nave ha lasciato il porto liberando la banchina e arrivando al porto di Palermo. Una breve sosta in attesa di essere affidata ad un armatore. "Dopo due anni di lavoro silenzioso, di confronto costante e serrato con tutte le Istituzioni coinvolte, la Plutus lascia finalmente il nostro porto per raggiungere Palermo - dice il sindaco di Termini Imerese Maria Terranova - È stato un percorso complesso, fatto di ascolto, collaborazione e determinazione, in cui ogni parte ha dato il proprio contributo senza mai far mancare attenzione e rispetto per la nostra città. Voglio ringraziare l’autorità portuale, la capitaneria di porto e tutte le istituzioni che hanno reso possibile questo traguardo».

Per il comitato città porto una giornata che deve segnare il rilancio dell’infrastruttura. «L'allontanamento della Plutus non è da considerare un regalo, bensì un atto dovuto alla dignità della città e del suo porto - dicono i rappresentanti del comitato - Ora, quello che chiediamo, e su cui vigileremo, è il rispetto delle decisioni deliberate dall’intero consiglio comunale, e cioè che nessuna nave dovrà attraccare al molo Veniero». Il consiglio comunale ha stabilito di destinare tutta la parte a riva della banchina ad usi pubblici, quali parco urbano, passeggiate lungomare, servizi per il tempo libero, e auspichiamo che ciò sia realizzato nel più breve tempo possibile. Questo di oggi rappresenta soltanto un primo traguardo raggiunto».

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