Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Turismo e sicurezza a Palermo, è polemica tra il Comune e Federalberghi

A Palermo scoppia la polemica tra l’assessore comunale al Turismo, Alessandro Anello, e Federalberghi, sui numeri delle presenze turistiche e sulla percezione della sicurezza in città.

Secondo Anello, il settore è in crescita e non in calo. «Le presenze turistiche a Palermo non sono in calo, il settore registra semmai numeri in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – ha detto –. Lo dicono i principali operatori del comparto con in testa quelli del settore extralberghiero che, con oltre 5.380 strutture attive in città, registrano presenze in aumento stimate intorno al 18% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato del 10% di presenze turistiche in meno fornito da Federalberghi, che mi stupisce, riguarda le presenze negli hotel, che sono soltanto una possibile scelta di soggiorno dei visitatori e, quindi, non può essere il termometro, o per lo meno l’unico, dello stato di salute complessivo del turismo in città».

Sul fronte sicurezza, l’assessore ha citato i dati forniti dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, secondo cui «nei primi mesi del 2025 i reati a Palermo e nell’area metropolitana sono calati del 13%, mentre sono aumentati in modo significativo i servizi di controllo del territorio». Anello ha aggiunto: «Palermo non è meno sicura delle altre grandi città turistiche italiane. Gli episodi criminali del mese scorso sono rimasti circoscritti e i responsabili tutti, o quasi, assicurati alla giustizia».

L’assessore ha poi distinto tra “dati reali” e “percezione”: «Alcuni episodi criminali purtroppo ci sono stati, ma per proteggere il brand Palermo non bisogna enfatizzare i numeri. Palermo è diventata ormai una città d’arte di respiro internazionale e questo è patrimonio di tutti».

La replica di Federalberghi: fuorviante confrontare dati su periodi diversi o trarre conclusioni generiche

La replica di Federalberghi non si è fatta attendere. In una nota, l’associazione ha precisato che «il dato diffuso si riferisce esclusivamente al mese di agosto, sulla base del previsionale registrato nella prima decade del mese». Fino a luglio, conferma anche Federalberghi, il settore era in crescita rispetto al 2024, ma «il calo del 10% segnalato riguarda il periodo successivo al 1° agosto, legato in larga parte a cancellazioni già confermate».

Per l’associazione, è «fuorviante confrontare dati su periodi diversi o trarre conclusioni generiche sull’andamento complessivo del settore». La rilevazione, spiegano, «fotografa un fenomeno preciso e circoscritto, che tuttavia non va sottovalutato».

Sul tema sicurezza, Federalberghi contesta la lettura del Comune: «Non possiamo liquidare come “episodi isolati” eventi che, al contrario, negli ultimi mesi si sono verificati con maggiore frequenza e intensità, colpendo direttamente i turisti». A pesare sull’immagine della città, secondo la federazione, ci sono anche le «immagini del turista americano aggredito e ferito gravemente, con la testa spaccata», diffuse in tutto il mondo.

«Il turismo vive anche e soprattutto di reputazione - prosegue la nota - non basta dire che Palermo è una città d’arte e cultura, bisogna tutelare chi la visita e garantire un contesto urbano percepito come sicuro. Ignorare o minimizzare il problema significa rischiare di compromettere la fiducia dei viaggiatori e il lavoro di anni per consolidare il brand Palermo».

«Il nostro interesse è e resta pienamente in linea con la crescita di Palermo come destinazione turistica. Non trascuriamo la fatica e l’impegno che ogni imprenditore mette nel creare un’azienda, assumersi rischi e scommettere su un territorio: è proprio per questo che riteniamo importante segnalare, con precisione e trasparenza, i dati reali e i periodi di riferimento, così da poter intervenire tempestivamente dove necessario».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia