Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Controllo della guardia di finanza a Mondello: l'accesso alla spiaggia è libero ma restano dubbi sui tornelli dell'Italo Belga

Occorre stabilire se i tornelli siano previsti fin dall’origine nella concessione

La vicenda dei tornelli installati agli ingressi dei lidi gestiti dalla società Italo-Belga a Mondello arriva sul tavolo della Regione Siciliana. Nelle scorse ore, negli uffici del Demanio marittimo dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente è arrivata la relazione della guardia di finanza, chiamata a verificare la situazione dopo le segnalazioni delle scorse settimane.

L’inchiesta era partita a fine luglio, quando il deputato regionale Ismaele La Vardera, leader del movimento Controcorrente, insieme a Matteo Hallissey di +Europa e Radicali, aveva effettuato un sopralluogo sul lungomare, documentato da un video diventato virale. L’assessorato aveva quindi chiesto a Capitaneria di Porto e Sezione aeronavale delle fiamme gialle di accertare se, nelle aree date in concessione alla società, fosse rispettata la norma che garantisce a chiunque il libero accesso alla battigia.

Dai sopralluoghi è emerso che sul litorale ci sono sette passaggi pubblici, segnalati con apposite scritte e distanziati tra loro di circa 70-80 metri, che permettono a chiunque di andare dal marciapiede fino alla riva senza ostacoli o controlli. In corrispondenza di quattro stabilimenti della Italo-Belga, invece, si trovano tornelli, non elettrici, gestiti da personale della società per regolare l’ingresso a chi vuole utilizzare i servizi a pagamento. Secondo la guardia di finanza, la presenza dei varchi pubblici sembrerebbe garantire comunque il diritto di libero accesso al mare.

Restano però due nodi da sciogliere. Primo: bisogna capire se questi sette corridoi di passaggio rientrano effettivamente nell’area data in concessione alla società. Se così fosse, non ci sarebbe violazione. Ma se invece si trovassero su suolo pubblico esterno alla concessione, si potrebbe ipotizzare un utilizzo privato di spazi pubblici. Secondo: occorre stabilire se i tornelli rappresentino una modifica della concessione o se, al contrario, siano previsti fin dall’origine, tenendo conto che il contratto con la Italo-Belga è molto datato e rinnovato più volte negli anni.

Sul tema è tornato a farsi sentire La Vardera: «Nessuno ha mai parlato di varchi non presenti, tutti sanno che i varchi ci sono sempre stati. Qui l’abusivismo è rappresentato dalla presenza dei tornelli, posso affermare senza paura di smentita che giorno 2 agosto il direttore del demanio marittimo mi ha ricevuto confermandomi che in concessione non c’è assolutamente alcun riferimento ai tornelli, e che una volta asseverata la presenza degli stessi dalla guardia di finanza, la Regione avrebbe chiesto di smontarli. Credo si stia spostando l’attenzione su quello che è il vero problema: I tornelli non ci possono stare e per tale ragione vanno smontati. Mi aspetto atti consequenziali dalla Regione diversamente sarò costretto a presentare le opportune denunce per omissioni di atti d’ufficio».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia