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Il Forum di Palermo a rischio chiusura, il Comune: «Non c'è nessun provvedimento»

Forum Palermo

Il Comune di Palermo smentisce il rischio di chiusura del Fporum commerciale alle porte della città, paventato da Confimprese. «In merito alle notizie diffuse in queste ore rispetto ad una asserita procedura di revoca delle licenze del centro commerciale Forum - afferma l’assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti - tengo a sottolineare che le attività all’interno del centro commerciale proseguono regolarmente. Non è stato adottato alcun provvedimento di chiusura, nè risulta in corso alcun procedimento in tal senso. L’amministrazione ha completato le verifiche previste dalla legge, come fa da sempre e in modo imparziale, a tutela della trasparenza e della legalità. L’unico procedimento avviato riguarda l’avvio del procedimento di revoca del subingresso di una nuova società, per il quale, allo stato, risultano mancanti alcune documentazioni obbligatorie».

«Abbiamo ricevuto in questi giorni - aggiunge Forzinetti - le controdeduzioni della società interessata che valuteremo, come sempre, con attenzione e rigore, nel rispetto delle normative vigenti. Desideriamo rasserenare tutti gli operatori economici coinvolti: non vi è alcuna volontà di penalizzare o ostacolare le attività commerciali, nè tantomeno di compromettere posti di lavoro o la continuità aziendale. Sorprende, ancora una volta, la posizione assunta da qualcuno, che da qualche tempo porta avanti una battaglia incomprensibile contro le stesse attività che dovrebbe tutelare, generando allarmismi ingiustificati e confusione tra gli operatori. Come può ben vedere, gli uffici stanno svolgendo regolarmente il proprio lavoro, con serietà, equilibrio e pieno rispetto delle procedure. Chiunque intenda insinuare il contrario ha il dovere, se in possesso di elementi concreti, di rivolgersi all’autorità giudiziaria. Tengo inoltre a sottolineare che eventuali rapporti tra operatori economici privati devono essere affrontati e risolti nelle sedi competenti. Non è accettabile tentare di utilizzare l’amministrazione pubblica per fini che non siano strettamente legati all’interesse generale».

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