
Una costola dell’inchiesta sulla sparatoria di Monreale con tre morti porta a un giro di spaccio allo Zen, il quartiere di origine dei tre ragazzi arrestati per la carneficina del 27 aprile con la pesante accusa di strage.
Uno degli indagati sarebbe stato vicino a personaggi dello Zen 2 che avrebbero creato una nuova piazza di smercio di stupefacenti.
Tra la via Costante Girardengo, dove il 9 marzo volarono i fendenti che hanno dato vita alla contesa tra i Ferrara e i Maranzano (come raccontato dal Giornale di Sicilia), e la via Fausto Coppi, un gruppo di giovani avrebbe iniziato il business dello smercio di sostanze stupefacenti con il consenso di una delle famiglie emergenti del quartiere, che figura anche nelle carte dei 181 arresti del blitz dei carabinieri Grande Inverno.
Gli affari non si fermerebbero però soltanto alla droga: i guadagni verrebbero incrementati anche dai furti - cui in particolare sarebbe dedita la famiglia mafiosa alla quale sarebbe legato uno degli arrestati per la strage di Monreale, clan specializzato nei cavalli di ritorno - e dal traffico di armi.
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