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Strage di Monreale, indagato coinvolto in un giro di droga

Tra gli affari rientrerebbero anche il traffico di armi e i furti, proprio questi ultimi monopolio della famiglia mafiosa alla quale sarebbe legato uno dei giovani arrestati

strage monreale la fotografia del gruppetto dello Zen con Salvo Calvaruso, Samuel Acquisto e Mattias Conti 13-05-2025 Prima della strage Il gruppo dei ragazzi dello Zen poco prima di andare a Monreale: i volti non pixellati sono quelli degli arrestati, Samuel Acquisto, Salvatore Calvaruso e Mattias Conti

Una costola dell’inchiesta sulla sparatoria di Monreale con tre morti porta a un giro di spaccio allo Zen, il quartiere di origine dei tre ragazzi arrestati per la carneficina del 27 aprile con la pesante accusa di strage.

Uno degli indagati sarebbe stato vicino a personaggi dello Zen 2 che avrebbero creato una nuova piazza di smercio di stupefacenti.

Tra la via Costante Girardengo, dove il 9 marzo volarono i fendenti che hanno dato vita alla contesa tra i Ferrara e i Maranzano (come raccontato dal Giornale di Sicilia), e la via Fausto Coppi, un gruppo di giovani avrebbe iniziato il business dello smercio di sostanze stupefacenti con il consenso di una delle famiglie emergenti del quartiere, che figura anche nelle carte dei 181 arresti del blitz dei carabinieri Grande Inverno.

Gli affari non si fermerebbero però soltanto alla droga: i guadagni verrebbero incrementati anche dai furti - cui in particolare sarebbe dedita la famiglia mafiosa alla quale sarebbe legato uno degli arrestati per la strage di Monreale, clan specializzato nei cavalli di ritorno - e dal traffico di armi.

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