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Palermo, in cella condizioni disumane: detenuto liberato in anticipo

Il tribunale di sorveglianza ha riconosciuto la violazione dei diritti e concesso 47 giorni di pena in meno a Giuseppe Cammarata, che si trovava recluso a Pagliarelli

corridoio carcere

Dormiva con addosso cappotti, felpe e maglioni, giorno e notte. Non per scelta, ma perché la sua cella al carcere dei Pagliarelli era senza riscaldamento. Sei inverni trascorsi in condizioni «inumane e degradanti», secondo quanto accertato dal tribunale di sorveglianza che ha concesso a Giuseppe Cammarata - detenuto nella casa circondariale dal 2018 - uno sconto di pena di 47 giorni e la conseguente scarcerazione anticipata.

Il collegio, accogliendo il reclamo presentato dagli avvocati Salvino e Giada Caputo, ha riconosciuto che la detenzione di Cammarata si è svolta in spregio agli standard minimi previsti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. «Per ogni dieci giorni trascorsi in una cella priva di riscaldamento nei mesi invernali, spetta un giorno di sconto - scrivono i giudici -. In questo caso, il pregiudizio ha determinato una riduzione complessiva di 47 giorni».

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