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Ustica, pesca di frodo nell’area protetta: denunciati due palermitani. Reimmessi in mare 1600 ricci

Sequestrati attrezzi e 1600 ricci di mare. Multe per oltre 3.500 euro

I Carabinieri della Stazione di Ustica, con il supporto della Capitaneria di Porto, hanno denunciato in stato di libertà due uomini palermitani di 48 e 50 anni, già noti alle forze dell’ordine, per pesca illegale in area marina protetta e navigazione oltre i limiti consentiti con unità da diporto.

L’operazione è scattata nel cuore della notte nella zona “A” dell’Area Marina Protetta di Ustica, precisamente in località Cala Sidoti, dove i militari hanno attivato un servizio di osservazione congiunto via terra e via mare. Fondamentale si è rivelato l’utilizzo del battello pneumatico ad alta tecnologia CC 75-02, recentemente assegnato al presidio locale.

Durante il pattugliamento, i Carabinieri hanno individuato un’imbarcazione sospetta di circa cinque metri, con due motori da 25 cavalli, in prossimità della quale era visibile una boa con luce led intermittente, segnale inequivocabile della presenza di subacquei in attività.

L’abbordaggio immediato ha permesso di sorprendere i due uomini a bordo: uno dei quali indossava ancora muta da sub, maschera e pinne. La successiva perquisizione ha portato al rinvenimento di 21 contenitori, 9 dei quali pieni di 1600 ricci di mare (“echinoidea leske”), oltre a due bombole da immersione, un fucile subacqueo armato e utensili artigianali per la raccolta dei ricci.

I controlli amministrativi hanno inoltre accertato che il 48enne era privo della patente nautica, conducendo l’imbarcazione oltre le 12 miglia dalla costa, con sanzioni elevate per un totale di oltre 3.500 euro.

Tutta l’attrezzatura è stata sequestrata, mentre i ricci di mare, ancora vivi, sono stati reimmessi in mare nel rispetto del regolamento U.E. n. 1380/2013 sulla conservazione delle risorse marine.

L’azione rientra nei servizi mirati alla tutela della biodiversità e al contrasto della pesca non sostenibile: i Carabinieri ribadiscono il massimo impegno contro ogni forma di sfruttamento illecito del mare, a difesa dell’ecosistema marino e del patrimonio comune.

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