
Un avvertimento per punire uno sgarro legato con tutta probabilità a storie di furti. A faccende criminali non autorizzate. Le indagini sul ferimento di Salvatore Faija, 54 anni, raggiunto alle gambe da un paio di colpi di pistola martedì pomeriggio a Falsomiele, hanno imboccato la pista dell’intimidazione a causa di un raid sbagliato, forse contro un intoccabile.
Gli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile si sono messi al lavoro per ricostruire la vicenda ed hanno già ascoltato Faija, schedato per reati contro il patrimonio e furti di auto.
L’uomo, peraltro, è fratello di Francesco, inteso Berlusconi, condannato pesantemente perché considerato uno dei personaggi principali delle inchieste sui cosiddetti spaccaossa, gli organizzatori di falsi incidenti stradali con feriti veri (a cui venivano appunto spaccate le ossa). Atti criminali che avevano l’obiettivo di incassare gli indennizzi delle assicurazioni.
Con il passare delle ore, anche grazie alla luce delle parole del ferito, che è fuori pericolo, la ricostruzione della spedizione punitiva appare più chiara.
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