
Via Libertà, viale delle passeggiate, delle vetrine firmate, dei caffè con i tavolini ben allineati. La chiamano il «salotto buono» della città, ma oggi questa definizione stride con quanto si vede in una foto inviata da un nostro lettore.
Sulla panchina di via Libertà non c’è posto per sedersi. Ma c’è spazio, e pure tanto, per la vergogna.
In quel salotto qualcuno ha deciso di «lasciare il segno». Letteralmente.
Sulla panchina, in bella vista, non ci sono anziani a leggere il giornale né turisti con la guida in mano. Solo un cumulo di escrementi.
«È questo il biglietto da visita che Palermo offre a chi arriva da fuori e a chi, ogni giorno, ci vive? - chiede un lettore del Giornale di Sicilia -. Una città che parla di rilancio, di cultura, di turismo, ma che non riesce a garantire neanche una seduta pulita lungo il suo viale più rappresentativo. Una città dove tutto è contraddizione».
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