
Nella provincia di Palermo, nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, lo scarto tra donazioni di sangue (25.926 unità) e consumo (33.309) è davvero critico: -7.383. Segue Catania (15.372 dai donatori e 22.189 per il consumo): -6.817; Messina -4.089. Il resto delle province ha dati di produzione che superano il consumo. Il totale è di -4.366 unità.
In Sicilia, i donatori sono passati da 132.129 nel 2021 a 133.497 nel 2024 (+1,56%). Rispetto al 2023, nel 2024 la provincia con una migliore performance di donatori è Enna con +8,79%. Seguono Catania +6,49%, Trapani +6,27%, Caltanissetta +5,24%, Messina +0,75%, Ragusa +0,65%, Siracusa -0,19%, Agrigento -0,64%. Fanalino di coda Palermo con -2,69%.
Nel 2024 a donare sono più gli individui nell fascia d’eta compresa tra i 46 e 55 anni (27,75%), meno invece gli adulti tra 18 e 25 anni (13,05%).
Ed è proprio ai giovani che Giacomo Scalzo, direttore del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute, si rivolge. «Dobbiamo sollecitare la popolazione a donare - dice - soprattutto in estate quando la richiesta di sangue aumenta vertiginosamente. Bisogna tenere conto che il 23% del sangue raccolto, 40 mila sacche su 200 mila, è destinato esclusivamente ai malati cronici come i talassemici e gli emoglobinapatici, il resto serve per le emergenze. È una situazione critica che va evidenziata e che può essere arginata aumentando le donazioni».
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