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Festino di Santa Rosalia

Lagalla fischiato al Festino, le circoscrizioni: «Bisogna attuare il decentramento»

Palazzo Comitini

«Il sindaco di Palermo quest’anno al Festino di Santa Rosalia è stato fischiato sonoramente. I fischi non sono semplicemente una superficiale manifestazione di disapprovazione, ma il sintomo evidente di un malessere profondo e di una distanza tra il governo della Città e i cittadini. In questo quadro, noi presidenti delle otto Circoscrizioni riteniamo che un elemento nodale di tale dissonanza sia il totale accantonamento del processo di decentramento amministrativo». Lo dicono i presidenti delle otto circoscrizioni di Palermo in una nota congiunta.

«Al sindaco Lagalla - aggiungono - vanno riconosciuti impegno e dedizione per il bene di Palermo che hanno prodotto alcuni risultati concreti, come la risoluzione del grave e doloroso problema dei cimiteri e il percorso verso il risanamento deiconti; ma il Sindaco con la sua Giunta non hanno sinora espresso voglia, capacità e impegno per condividere con i quartieri e i territori - unitamente al Consiglio Comunale - le fasi di programmazione ed erogazione di importanti servizi, non coinvolgendo le Circoscrizioni, fondamentale cerniera territoriale della Città».

Per i presidenti «del tutto impalpabile è risultata la delega assegnata dal sindaco all’assessore Dario Falzone sul "decentramento"; fulcro in merito al quale non solo non è stato avanzato alcun passo, ma che non è stato nemmeno preso in considerazione quale argomento di discussione, manifestando totale disinteresse e cecità politico-istituzionale. E dire che il decentramento era stato posto quale tema cardine del programma elettorale del Sindaco».

«Senza decentramento, Palermo continuerà ad essere una città dove i servizi non rispondono ai bisogni reali, e dove la pianificazione resta lontana dalla vita quotidiana. Chiediamo al sindaco di dare adempimento finalmente all’impegno assunto in relazione al decentramento» dicono.

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