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Il piano riorganizzativo dell'Ast, spuntano 65 esuberi. I sindacati insorgono: «Negoziato ancora in corso, siamo perplessi»

Si annuncia battaglia: «Chiediamo un confronto serio, Così, non deriverebbero benefici per la mobilità ma solo problemi occupazionali e disagi per i lavoratori».

PALERMO 09.02.2012 - AUTISTI AST SENZA GASOLIO TULLIO ABRUZZO? NICO CARDINALE/STUDIO CAMERA

Forte preoccupazione dei sindacati in merito al piano riorganizzativo di Ast, l’Azienda siciliana trasporti controllata dalla Regione, illustrato oggi nel corso di una seduta della IV Commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana. Il nuovo assetto prevede sessantacinque esuberi tra i lavoratori in somministrazione e trenta trasferimenti nell’organico diretto.

La distribuzione territoriale coinvolge diverse province: dieci esuberi a Palermo, uno a Trapani, trentadue a Catania, ventidue a Messina e venticinque a Siracusa. E’ inoltre prevista la richiesta di nuovo personale per l’unità di Modica, dove sarebbero attivati sei nuovi posti come operatori di esercizio. Durante l’audizione, il presidente dell’azienda ha comunicato l’intenzione di pubblicare, entro il mese di settembre, un bando di concorso per l’assunzione di nuovi autisti, meccanici e amministrativi.

Secondo quanto chiesto dalle organizzazioni sindacali, vi potranno partecipare anche i lavoratori in somministrazione, ai quali potrebbe essere riconosciuto un punteggio aggiuntivo sulla base dell’esperienza maturata nel servizio extraurbano. «Questa decisione improvvisa ci lascia perplessi e ci porta a chiederci se i colloqui avuti finora siano stati realmente volti a trovare soluzioni condivise o solo una perdita di tempo, dietro la quale si celava l’intenzione di procedere comunque in modo unilaterale», affermano i segretari generali Luisella Lionti (Uil Sicilia), Katia Di Cristina (Uiltrasporti Sicilia) e Danilo Borrelli (Uiltemp Sicilia).

I lavoratori Ast, diretti e in somministrazione, «rappresentano un valore strategico per la tenuta del servizio pubblico regionale. Sono stati il presidio fondamentale nei momenti più critici e oggi meritano certezze e rispetto - sottolineano i segretari - Chiediamo che nessuno venga lasciato indietro. Ogni ipotesi di riorganizzazione deve partire dalla salvaguardia occupazionale, riconoscendo il contributo di chi ha garantito quotidianamente mobilità e continuità del servizio. Chiediamo all’azienda di aprire un confronto serio e concreto. E’ indispensabile sospendere ogni iniziativa di riorganizzazione finchè il dialogo con le parti sociali non sarà concluso».

Dalla Cgil, Filt e Nidil: «Ci sono stati parecchi tavoli tecnici- scrivono in una nota Il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, il segretario della Filt Sicilia, Alessandro Grasso e il coordinamento regionale del Nidil Sicilia - e il negoziato non era concluso. Oggi a sorpresa l’annuncio sugli esuberi . Ci chiediamo a questo punto se si sia solo perso del tempo e se dietro le parole dette ci fosse il niente. All’azienda chiediamo – sottolineano- di incardinare un confronto serio , in cui alle parole seguano fatti coerenti e di non procedere ad alcuna riorganizzazione prima del negoziato. Da quella annunciata non deriverebbero benefici per la mobilità ma solo problemi occupazionali e disagi per i lavoratori che l’azienda pensa o di non impiegare più o di trasferire anche a centinaia di chilometri da casa».

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