Palermo, aggressione alla Cioccolateria Lorenzo in centro storico: staff e clienti costretti a barricarsi dentro
Aggressioni e violenze nel centro storico di Palermo non conoscono più orari e si scatenano per motivi sempre più banali. Come un cassonetto posizionato male, giusto qualche metro. Tanto sarebbe bastato domenica pomeriggio (6 luglio, ndr) per scatenare una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del noto locale Cioccolateria Lorenzo di via del 4 Aprile, nel cuore del centro storico di Palermo, proprio difronte palazzo Palagonia, sede del sindaco. Un gruppo di persone ha fatto irruzione all’interno del locale, aggredendo alcuni membri dello staff presenti in quel momento. Tutto davanti ai clienti. L’attacco, secondo quanto racconta il titolare in un post pubblicato sui social, non è stato un caso. «L’obiettivo sarebbe stato Enzo» si legge nel racconto, una delle figure più riconoscibili del locale, che per una coincidenza insolita non si trovava lì. La violenza, quindi, si è riversata su chi era presente: i membri dello staff, «Peppe, Chiara, Peppino e Giovi». I ragazzi, colti di sorpresa e spaventati, si sono chiusi dentro il locale per proteggersi. Nessuno di loro ha riportato gravi ferite, ma lo chock è stato forte. «Ci sentiamo sfiniti – si legge – per la notte in ospedale, le ore in caserma, il tempo passato a contenere la paura, a ricompattare i pensieri. Per questo, oggi (martedì 8 luglio, ndr), per la prima volta da dicembre 2011, la Cioccolateria ha deciso di non aprire». Una scelta dolorosa, comunicata con un messaggio pubblico rivolto a clienti, amici, vicini che da anni frequentano il locale. «Siamo un’azienda strana – prosegue – ci pensiamo famiglia, confondendo a volte i confini tra lavoro, amicizia e relazioni personali. Ma questo siamo, così abbiamo cominciato, ed è difficile cambiare». «Ci fa male – si legge ancora nel messaggio – che i nostri collaboratori abbiano subito violenza nel posto in cui dovrebbero sentirsi sereni e protetti. E ci addolora che anche i clienti presenti in quel momento siano stati messi in pericolo». L’aggressione, secondo quanto emerge dal racconto, sarebbe stata scatenata da un gesto banale: un cassonetto dei rifiuti messo in una posizione considerata sbagliata. Un pretesto che però ha scatenato una violenza sproporzionata. «Palermo è una città difficile – scrive Lorenzo – involuta per tante cose. Ma vogliamo continuare a credere che sia possibile essere diversi, che accanto a chi usa la forza per punire, ci siano ancora persone capaci di tendere una mano, abbracciarti, sorriderti». Il messaggio si chiude con un ringraziamento a tutto lo staff: «Chiara, Federica, Peppe, Peppino, Kirolos, Ada, Emma e Giovi: vi vogliamo bene. Con la speranza che quella porta, chiusa ieri per proteggersi, possa presto riaprirsi per accogliere ancora una volta la città». Sui social, i clienti più affezionati hanno già fatto partire un tam tam: «Giovedì (9 luglio, ndr) vediamoci tutti alle 10 alla Cioccolateria - scrivono sotto i commenti e su altri post - sosteniamo chi non si arrende mentre in centro storico stanno accadendo cose inenarrabili».
La solidarietà della Cisl
Esprimiamo la nostra vicinanza ai dipendenti del locale del centro storico, che hanno vissuto momenti di ansia e angoscia per l’ennesimo episodio di aggressione, la violenza dilagante non fa che aumentare la preoccupazione dei palermitani onesti che non tollerano che il degrado sociale, la mancanza di rispetto delle regole del vivere civile, siano predominanti. La situazione è ormai fuori controllo. Noi non ci stiamo, bisogna reagire subito». Cosi la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami e il segretario generale Fisascat Cisl Palermo Trapani Stefano Spitalieri, esprimono la solidarietà del sindacato nei confronti dei dipendenti della Cioccolateria Lorenzo nel cuore del centro storico di Palermo. La segretaria generale Cisl Palermo Trapani Badami aggiunge: «Il fatto che un gruppo di persone pensa di poter agire indisturbato con una spedizione punitiva tentando di scoraggiare i commercianti, il fatto che, sempre ieri, l’ennesimo turista è stato preso di mira con una violenza inaudita, che lo spaccio e il consumo di droga fra i giovanissimi è una realtà consolidata in molti quartieri del centro storico ma non solo, non fa che confermare che siamo all’emergenza sociale e che Palermo ha bisogno di un piano straordinario per la sicurezza e contro il degrado e il disagio sociale, di cui discutere tutti insieme con la Prefettura. Non può essere solo demandato al lavoro delle forze dell’ordine, tutta la società civile è chiamata a reagire per riprendersi la propria città», conclude.