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Sanità e appalti come mozzarelle: così si spartivano gli affari. Le intercettazioni

Il blitz di Procura e guardia di finanza. Due agli arresti, 8 misure interdittive: mazzette per pilotare le gare delle Asp di Trapani e Caltanissetta e delle aziende ospedaliere di Palermo

Del suo potere di influenza Sciacchitano, nelle intercettazioni, si vantava. Sapeva che i suoi molteplici ruoli e soprattutto le tante conoscenze glielo permettevano. Tra le persone che nomina, nelle conversazioni intercettate dalla guardia di finanza, c’è Walter Messina, all’epoca dell’inchiesta ancora direttore generale dell’azienda Villa Sofia-Cervello. Ninni Sciacchitano sosteneva che avrebbe fatto «cazziare» chi aveva commesso alcuni errori nella stesura di un bando.

Il riferimento era all’appalto per il servizio quinquennale di noleggio, lavaggio e disinfezione biancheria, fornitura divise per il personale e materassi, bandita dall’azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo. Rivolgendosi a Cacace, Sciacchitano diceva: «...Una serie di cazzate, giusto... e gli dissi: “Vabbè picciotti abbiamo capito, minchia dalla gara-ponte già siamo arrivati a una gara a sette anni...”. Chiamo Walter Messina e gli dico: “Walter, vedi che quello scimunito ti sta proponendo sta cosa”, e mi dice: “Vabbè fallo arrivare al tavolino che poi gli do un cazzotto in testa io, no?”».

Cinque le gare al centro dell’inchiesta. Sicuramente la procedura più clamorosa, per i suoi vari passaggi, è quella per l’affidamento del servizio integrato di sterilizzazione, manutenzione e fornitura in noleggio di strumentario chirurgico all’Arnas Civico di Palermo.

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