
Una violenza che non conosce tregua. La Sicilia piange le sue donne morte per mano violenta di fidanzati, mariti e compagni. «Mi amo troppo per stare con chiunque». Così aveva scritto sui social Sara Campanella, 22 anni, di Misilmeri, poco prima di essere accoltellata alla gola, per strada a Messina, lo scorso 31 marzo, per aver detto no a un suo coetaneo, Stefano Argentino, che la perseguitava da tempo.
La Sicilia non dimentica il femminicidio di Marisa Leo, 39 anni, uccisa nel settembre 2023 dall’ex compagno Angelo Reina, che poi si è tolto la vita. Marisa aveva denunciato l’uomo per stalking nel 2020. Verrà ricordata il 15 giugno a Menfi, con «Strade di luce», evento organizzato dalla Marisa Leo aps e dall’associazione Le Donne del Vino di Sicilia. Dal 2023 un passo indietro al 24 dicembre 2022 quando Ernesto Favara, ex pescatore di 65 anni, ha ucciso con 12 coltellate la moglie Maria Amatuzzo, palermitana di 29 anni, nel garage della loro casa a Marinella di Selinunte. Un altro caso è quello di Roberta Siragusa, 17 anni, uccisa e bruciata viva a Caccamo nel gennaio 2021 dal fidanzato Pietro Morreale, condannato all’ergastolo. Roberta voleva lasciare una relazione segnata dalla gelosia.
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