La Guardia di Finanza di Roma ha acceso un faro sulla posizione fiscale del comico Angelo Duro, campione di incassi nel 2025 con il film «Io sono la fine del mondo». L’attività di verifica, riferita al periodo d’imposta 2023, è ora all’attenzione dei magistrati della Procura di Roma a cui la Gdf ha trasmesso nei giorni scorsi una informativa da cui emergerebbero delle anomalie nel pagamento delle imposte. I magistrati di piazzale Clodio dovranno ora valutare l'incartamento ed, eventualmente, aprire un fascicolo di indagine per effettuare ulteriore attività istruttoria. In base a quanto emerge, le Fiamme gialle avrebbero rivelato una possibile evasione dell’Irpef per un ammontare complessivo di 150mila euro. Le verifiche riguarderebbero l’uso della partita Iva in regime forfettario, destinato ai piccoli contribuenti con tassazione agevolata. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori nel corso delle verifiche, Duro, raggiunto il tetto massimo di ricavi previsto per il forfettario, non avrebbe optato per il regime ordinario. Al contrario, avrebbe costituito una società per continuare a gestire i compensi, passando così dalla tassazione Irpef (persone fisiche) all’Ires (società), generalmente meno onerosa. Secondo l’ipotesi investigativa, la nuova entità societaria non sarebbe stata creata per sviluppare un’attività autonoma, ma al solo fine di beneficiare di un trattamento fiscale più favorevole. Gli accertamenti della Gdf avrebbero stimato un risparmio d’imposta di circa 150mila euro. Resta ora da chiarire se si tratti di un’operazione elusiva, finalizzata a evadere il fisco, oppure di una condotta imprudente, forse frutto di scelte gestionali sbagliate o di consulenze inadeguate. Il comico, noto per il suo stile corrosivo e sarcastico, utilizzato anche durante il suo monologo dal palco di Sanremo nel 2023, respinge le accuse. In un post pubblicato sui social, il 42enne palermitano afferma che non ha compiuto alcuna evasione fiscale. «Non ho mai fatto beneficenza in vita mia. E mai la farò. Ma la beneficenza allo Stato sì. L’ho sempre fatta - afferma - Quindi, questa notizia delle 150mila euro purtroppo è falsa. Vi pare che mi metto ad evadere per una cifra così ridicola? Per chi mi avete preso. Per un pezzente».