
Spariti nel nulla, lasciandosi dietro la rabbia di numerosi pazienti, che lamentano cure non terminate a fronte di corposi anticipi di denaro già versati: sono numerose le richieste di assistenza che Federconsumatori Sicilia sta ricevendo da ex pazienti della catena di studi dentistici Visodent, che, spiega l’associazione, avrebbe chiuso improvvisamente tutti gli studi dentistici nell'Isola.
Federconsumatori: «Vicenda estremamente complessa»
«La vicenda - spiega Federconsumatori - è estremamente complessa e, purtroppo, sarà difficile ottenere piena giustizia» ma si può «ottenere un primo fondamentale risultato: la sospensione di eventuali finanziamenti accesi dai pazienti per pagare le cure dentali». Federconsumatori ha assistito un paziente Visodent di Messina e, a seguito del riscontro negativo dato dall’azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancata adesione della società. Giorni fa il paziente è stato invitato recarsi alla sede Visodent di Catania, per organizzare un piano di intervento per terminare lì le sue cure, iniziate a Messina, ma una volta recatosi nella sede etnea della società il paziente ha trovato tutto chiuso.
«Questa situazione è inaccettabile - spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - soprattutto perché è un grande dèjà vu: con Visodent sta succedendo esattamente quello che è successo, a inizio decennio, con gli spagnoli di Dentix: studi che chiudono da un giorno all’altro e pazienti beffati. E proprio in Spagna, secondo quanto apprendiamo dalla stampa, ci sarebbe l’azienda a cui fanno capo gli studi dentistici di Visodent», una società «già finita in tribunale nel 2016 per riciclaggio e frode fiscale». «E' incredibile - conclude La Rosa - ma a quanto pare dietro la chiusura degli studi Visodent c'è un copione già scritto e già messo in scena un decennio fa». «Da decenni, in Italia - prosegue La Rosa - i cittadini danno per scontato che dovranno curarsi i denti dai privati, a proprie spese. Poichè si tratta di spese consistenti per cure urgenti e non rimandabili, i pazienti spesso sono costretti a rivolgersi a studi dentistici e a catene di studi 'low cost’, con tutti i rischi derivanti da questa scelta obbligata». Federconsumatori Sicilia è convinta che anche la cura dei denti debba «avere il suo spazio e i suoi professionisti all’interno della sanità pubblica, anche per evitare vicende come quelle di questi giorni».
Il Codacons ha presentato esposti in tutta la Sicilia
A sua volta il Codacons ha presentato esposti presso tutte le procure della Sicilia. Si tratta, spiega l’associazione dei consumatori, di «una situazione gravissima che potrebbe configurare ipotesi di truffa, appropriazione indebita, interruzione di pubblico servizio e violazione delle normative sulla privacy e sul trattamento dei dati sanitari. In diverse città siciliane le sedi risultano chiuse senza alcun preavviso o comunicazione ufficiale, e ogni tentativo di contatto con i centri si è rivelato vano». «E' inaccettabile che una rete odontoiatrica possa sparire nel nulla abbandonando i pazienti, privandoli dell’accesso alle cure e lasciandoli esposti a pesanti oneri economici - afferma il Codacons, che ha aperto uno sportello a Catania dedicato ai pazienti di Visodent per dare vita a una class action - e chiediamo l’immediato intervento della magistratura per fare piena luce sull'accaduto, accertare eventuali responsabilità penali e garantire ai cittadini il risarcimento integrale dei danni subiti»
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