
Il click day resta. Ma ammortizzato da clausole che imporranno agli enti di dimostrare affidabilità e professionalità. Con queste modifiche l’assessore alla Formazione, Mimmo Turano, è pronto a pubblicare i due bandi da quasi 140 milioni che all’inizio del mese Renato Schifani aveva bloccato perché contrario all’assegnazione dei fondi puntando solo sulla velocità di presentazione delle domande.
«Siamo pronti a ripartire» anticipa Turano, che ieri ha pubblicato il primo dei due bandi bloccati. L’avviso 6, che stanzia 78,3 milioni del Pnrr per i corsi che i percettori di ammortizzatori sociali devono frequentare per non perdere l’assegno che ha sostituito il Reddito di cittadinanza. «Si tratta di una misura che ci consente di restituire una prospettiva professionale a soggetti fragili e a persone molto svantaggiate» è l’analisi di Schifani. L’avviso 7 vale invece 60 milioni e assegna i finanziamenti agli enti per i corsi tradizionali: «Lo pubblicheremo in settimana» aggiunge l’assessore.
Turano per tre settimane ha smussato gli angoli ai testi, provando a trovare una via mediana fra le richieste del presidente e quelle della maggior parte degli enti che invece volevano la pubblicazione immediata e senza modifiche. Alla fine è passata la linea di tenere aperta la procedura a sportello (equivalente al click day) nella quale i fondi vengono assegnati in base all’ordine coronologico delle richieste e fino a esaurimento. «Ma non basterà essere rapidi - aggiunge l’assessore - perché abbiamo inserito clausole che premiano la capacità di organizzare i corsi, il numero di allievi e la struttura dell’ente, l’esperienza nel settore. Man mano che matureranno questi requisiti, gli enti dovranno caricarli nel sistema e solo allora riceveranno i fondi “prenotati” con la semplice domanda».
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