
Trentadue chili tra cocaina e hashish: una parte sequestrata direttamente dalla polizia, il resto accertato grazie a intercettazioni, pedinamenti e controlli sui pagamenti monitorati durante le indagini. Il valore di mercato degli stupefacenti, anche tenendosi bassi, si avvicina al milione di euro: è il bilancio delle due più recenti inchieste della Direzione distrettuale antimafia sullo smercio nel mandamento di Brancaccio, sviluppate in un arco di tempo che va dal 2020 al 2023.
I due blitz hanno portato all’emissione di 28 misure cautelari: 17 in carcere e cinque ai domiciliari. Le organizzazioni erano autonome ma agivano sul terreno comune della distribuzione all’ingrosso, gestita dai pusher tra Brancaccio, Ciaculli e Villagrazia. Un modello fondato su una logica imprenditoriale: trattative con i fornitori, magazzini all’interno della città e merce piazzata a clienti fidati con ricavi immediati e in contanti.
Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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