
Palazzo d’Orléans manifesta preoccupazione per i ritardi nella gestione contabile da parte di alcuni dipartimenti regionali. Per questo motivo, il presidente Renato Schifani ha convocato per mercoledì prossimo, 21 maggio, tredici dirigenti generali per avere chiarimenti sul mancato rispetto delle scadenze previste per l’adozione e l’aggiornamento dei documenti finanziari.
La vicenda parte da una nota trasmessa lo scorso 14 maggio dal ragioniere generale della Regione ai dipartimenti, sollecitandoli a completare le procedure entro il giorno successivo. Da diversi uffici, però, non sono ancora arrivate le risposte necessarie. Una situazione che sta rallentando l’intero meccanismo amministrativo, sottolinea la Presidenza: senza quei dati aggiornati, infatti, la Regione non può chiudere il Rendiconto generale del 2024, con conseguente blocco di una parte della spesa pubblica già programmata.
«Non sono ammessi ritardi che possono compromettere l’efficienza dell’intera macchina amministrativa – dichiara il presidente Renato Schifani – Il rispetto dei tempi, soprattutto in materia contabile, è fondamentale per assicurare trasparenza, responsabilità e corretto utilizzo delle risorse pubbliche. Ho convocato personalmente i dirigenti generali interessati: voglio risposte chiare e un impegno concreto affinché simili disattenzioni non si ripetano».
Ai dirigenti sarà richiesto anche di presentare una relazione formale sulle cause del mancato rispetto delle scadenze. La Presidenza della Regione intende andare fino in fondo per accertare eventuali responsabilità e assicurare che la predisposizione dei documenti per il 2025 proceda secondo quanto stabilito dall’apposita direttiva di indirizzo per la programmazione strategica approvata nei mesi scorsi.
I dipartimenti interessati sono: Attività produttive, Beni culturali, Infrastrutture, Acqua e rifiuti, Energia, Pianificazione strategica, Istruzione, Formazione professionale, Sviluppo rurale, Pesca mediterranea, Protezione civile, Ambiente; oltre all’Ufficio per la gestione e liquidazione delle società a partecipazione pubblica regionale.
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