
Corre con la pistola in mano, spara. Poi, sale in sella al Gs nero guidato da Samuel Acquisto, fa il giro e esplode altri colpi di pistola. Mattias Conti, accusato di essere il secondo pistolero della strage di Monreale, avrebbe sparato in due distinti momenti. Indossa scarpe scure e un piumino bianco come confermano le immagini delle telecamere e le descrizioni delle decine di testimoni di quella notte.
«Non ho dubbi che il giubbotto tipo Blauer di cui parlavo prima lo identifico nel soggetto a destra nella foto, che mi sembra proprio identico a quello indossato dal tizio che era passeggero della Gs, con il casco Momo Design», racconta un testimone ai carabinieri.
Lo stesso giovane, poi, ricorda un particolare che lo aveva colpito: «Al collo aveva una collanina - racconta - il ciondolo aveva una foto, mi pare raffigurasse Lino Celesia. Questa cosa l'ho vista mentre lui alzava le braccia come in segno di forza».
Quella notte a perdere gli occhiali non è stato soltanto Salvatore Calvaruso (i suoi sono stati ritrovati dal titolare del Bar 365, ndr). Gli investigatori, infatti, dopo la carneficina hanno ritrovato a terra un secondo paio, con le lenti frantumate, che apparteneva proprio a Mattias Conti (come avrebbero confermato alcuni riscontri effettuati sui social) che da altri testimoni era stato visto e riconosciuto anche dopo aver perso gli occhiali nella bolgia. «Me lo ricordo, ma lo ricordo senza occhiali - racconta un testimone -. Quando l’ho visto andava via sulla Bmw. A un certo punto hanno perso l'equilibrio, lui scende dalla moto sul lato destro e io me lo ritrovo di spalle che alza il braccio alla sua destra e io, in preda al panico, fuggo via. Ricordo che aveva un giubbotto di colore chiaro. Non ricordo se indossasse il casco o meno.
Dopo la prima raffica, Conti sarebbe salito a bordo del Gs nero guidato da Acquisto. Durante la fuga, il diciannovenne Mattias Conti spara verso un altro giovane.
Conti stende il braccio e prova a prendere la mira.
Nell'immagine immediatamente successiva, un giovane si tiene il fianco, probabilmente colpito da un colpo d'arma da fuoco.
Sulla motocicletta è salito anche Salvatore Calvaruso. I tre sarebbero poi fuggiti in direzione Palermo, gettando via le pistole. Una volta arrivati allo Zen 2, si sarebbero liberati della motocicletta (ritrovata dai carabinieri) e di alcuni degli indumenti indossati. Tutto è stato ripreso da alcune telecamere di videosorveglianza.
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