
«A 47 anni dall’uccisione per mano mafiosa, la figura del giornalista e attivista Peppino Impastato resta un esempio moderno di ribellione e lotta al condizionamento di cosa nostra. Con coraggio e spirito di ribellione, Peppino Impastato ha generato e portato avanti una vera e propria rivoluzione culturale, sfidando apertamente i boss, proseguita negli anni dopo la sua morte dai familiari che non si sono mai stancati di cercare la verità su quel vigliacco agguato. La memoria di Peppino Impastato non deve essere dispersa e Palermo vuole continuare a ricordarlo. Per questa ragione, ho firmato una determina sindacale, con la condivisione del vicesindaco e assessore alla Toponomastica Cannella, per richiedere alla Prefettura l’installazione di una targa a Villa Sperlinga che celebra Peppino Impastato e la madre Felicia, quali testimoni della battaglia antimafia e dell’impegno sociale, in modo da realizzare il progetto voluto e sostenuto dal Comune di Palermo e proposto dagli studenti del Liceo Artistico Almeyda-Crispi». Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla nell’anniversario dell’omicidio di Peppino Impastato.
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