
«È giusto che mio figlio paghi per ciò che ha commesso. Siamo distrutti. Anche Salvo (Calvaruso, ndr) e i suoi amici sono stati pestati: in viso hanno i segni dei colpi di casco ricevuti». A parlare è la madre di Salvatore Calvaruso, il diciannovenne autore della carneficina di Monreale.
La donna ha la voce bassa, tremante, ma è lapidaria nei confronti del figlio, che ha ammesso all’udienza di convalida davanti al Gip di avere sparato. Ma tiene anche il punto sulla violenza che è scoppiata: «Non so come sono andate le cose all’inizio. Ripeto, mio figlio è giusto che paghi il conto che verrà presentato dalla giustizia, mi dispiace per come è andata, per le persone uccise. Ma anche gli altri ragazzi hanno segni importanti di violenza sul viso. Mio figlio è stato aggredito con caschi e bottiglie e poi è stato tirato giù dalla moto. Anche lui poteva essere ucciso».
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