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Le luci e le ombre di Palermo, il sindaco Lagalla: «Molti i passi avanti»

Il sindaco oggi a Tgs Sette: dalla convenzione per lo stadio al disagio dei quartieri. E poi la lentezza degli appalti. «Molta attenzione e tanti investimenti in periferia»

La convenzione per lo stadio con il Palermo calcio, le privatizzazioni delle società, il disagio dei quartieri periferici, la lentezza degli appalti, la nuova creatura politica. È un Roberto Lagalla a tutto tondo quello che parla a Tgs Sette (in onda oggi alle 13.10 circa, in replica alle 20.10 e live in streaming su gds.it), nel corso di un’intervista coordinata da Marina Turco.

Il sindaco traccia le coordinate di una città che, secondo lui, si va lentamente mettendo in carreggiata e sta facendo molti passi in avanti: «Certo, ci sono luci e ombre. C'è una contraddizione perenne fra bene e male, bello e brutto, immaginato e reale. Tutto questo fa parte della nostra storia e del nostro dna. Ma io non assolvo violenza e bruttezza, sono mali che dobbiamo estirpare. Per fare questo serve recuperare una propensione ad aiutare la città in cui si vive. Troppo facile lamentarsi e buttare l'immondizia agli angoli delle strade».

Chiamato a giudicare l'operato suo e della giunta si assegna una sufficienza per l'impegno profuso. Molti i temi spinosi sulla sua scrivania: dalla concessione dello stadio alla privatizzazione dell'aeroporto Falcone e Borsellino, dalle grandi opere in cantiere fino alle prossime elezioni provinciali. Nel caso di Punta Raisi il fatto che il presidente Renato Schifani abbia scaricato l'amministratore delegato, Vito Riggio, non aiuta il quadro.

«La governance della Gesap ha bisogno di certezze e non del lascia e piglia a cui siamo abituati». Il governatore aveva chiesto di azzerare tutto il consiglio di amministrazione. «No - taglia corto il primo cittadino -. Non mi pare ci siano le condizioni per procedere in questo modo. Non dobbiamo commettere un errore che potrebbe costarci caro come è già accaduto alla precedente amministrazione».

E sulla privatizzazione assicura: «Siamo pronti, attendiamo solamente che la Corte dei Conti approvi definitivamente il piano di riequilibrio che fra le sue misure prevede anche l'ingresso di capitali privati a Punta Raisi».

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