
Duecentocinquanta ragazzi a una maratona tecnologica di Unipa: tema la riduzione degli sprechi. Evento finale del progetto Coding Girls a Palermo, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale ETS insieme all’Università degli Studi di Palermo il cui obiettivo principale è orientare le nuove generazioni alle discipline Stem (matematica, scienze, tecnologia e ingegneria). Ad assistere alla gara anche Luisa Amenta, prorettore al diritto allo studio e all'innovazione dei processi di apprendimento dell'Università, l'assessore (e docente) Maurizio Carta ed Enrico Napoli, prorettore vicario.
«È importante che le nuove generazioni sappiano utilizzare con criterio, lungimiranza e saggezza il mondo digitale, sfruttandolo anche come strumento lavorativo - ha detto Cecilia Stajano, vicepresidente di Coding Girls -. I nostri programmi sono sempre gratuiti e mirati soprattutto al coinvolgimento di bambine e ragazze. La nostra missione è sensibilizzare maggiormente le donne sulle materie scientifiche e su un utilizzo corretto del digitale. Non vi è alcuna differenza di genere tra i bambini, siamo noi a crearla».
Le formazioni, tenute a scuola, vedono studenti universitari di fisica e chimica, ingegneria, scienze aziendali e statistica, svolgere il ruolo di tutor per i giovani liceali nell'utilizzo del digitale, secondo un approccio di tipo laboratoriale. Tra le proposte vincitrici della sfida ci sono un sistema di monitoraggio per la scadenza degli alimenti, un chatbot educativo volto all'assistenza alla ricerca e un'analisi dei fattori d'influenza di felicità e benessere a livello mondiale. Non sono mancate anche ricerche sul settore agricolo e su un'applicazione volta a facilitare lo studio delle strutture molecolari complesse. Il progetto ha attualmente coinvolto oltre 15 mila studenti, 30 città italiane e oltre 33 atenei.
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