
Appena scarcerato, dopo una condanna per mafia, ha comprato una nuova sim, poi intestata alla moglie, che gli inquirenti hanno immediatamente scoperto e intercettato. È quanto emerge dall'inchiesta Nuovo Corso, contro il mandamento della Noce a Palermo.
«La mia priorità lo sai quale è? Loro devono sapere che ne sono uscito, mi avete fatto una minchia tanta, io neanche posso combattere con te che non sei capace di fare niente. Quindi mollatemi. Sleghiamoci», diceva il mafioso Renzo Lo Nigro, oggi riarrestato per mafia. Ma il boss, in realtà, hanno accertato gli investigatori, non aveva alcuna intenzione di lasciare Cosa nostra, solo non riconosceva più l’autorità della vecchia leva.
Infatti gli accertamenti hanno dimostrato che Lo Nigro, uscito di cella, ha stretto un rapporto con un altro mafioso, Carlo Castagna, mantenendo «rapporti paralleli» con mafiosi di altri mandamenti, commissionando estorsioni, commerciando in droga e accreditandosi come soggetto in grado, grazie alla sua caratura mafiosa, di far recuperare crediti esercitando il ruolo di referente sul territorio per risolvere i problemi più vari. «Il tutto - scrive il gip che ha disposto l’arresto - in aspra polemica con i soggetti posti nel nuovo assetto del mandamento colpevoli di non rispettare le vecchie regole di Cosa nostra e di essere - diceva Lo Nigro - "cose inutili"».
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